I centri di Comiso e Gela sono uniti per ricominciare a volare grazie all’aeroporto Pio La Torre. Dall’aeroporto ibleo è partita la continuità territoriale di Alitalia che dallo scorso dicembre e per 3 anni metterà in collegamento la Sicilia con Roma e Milano a tariffe calmierate per i siciliani: 50 euro per Roma e 80 euro per Milano.
Per questo motivo il sindaco di Gela, Lucio Greco e il vice Terenziano Di Stefano hanno incontrato il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari e i vertici di Soaco, il presidente Giuseppe Mistretta e l’amministratore delegato Rosario Dibennardo.
Sul tavolo le strategie da attuare per fare fronte comune e sfruttare al meglio quella che Mistretta ha definito “la porta d’ingresso dell’Europa”. “Gela è una delle realtà più importanti a noi vicine – ha dichiarato il sindaco Schembari – con suggestivi angoli da far conoscere a tutto il mondo e tante iniziative in cantiere che possono richiamare turisti e visitatori da ogni dove. Quale migliore viatico se non un aeroporto distante pochi chilometri? Chi atterra al Pio La Torre deve poter sapere con facilità cosa andare a visitare e come are per raggiungere i posti in questione. Pertanto, è essenziale la comunicazione fra gli enti e insistere con la Regione affinché si possa migliorare il trasporto pubblico locale, con interventi sulle arterie stradali e corse ad hoc in base agli orari dei voli”.
A breve, nello scalo comisano partirà la stagione estiva, con numerosi altri voli per l’Italia e l’estero e si lavora incessantemente anche per il cargo. Per questo, come rimarcano i vertici di Soaco, la società di gestione, “è essenziale la collaborazione non solo con i comuni, ma anche con distretti turistici e DMO, con organizzazioni di categoria e società civile. si devono creare connessioni col territorio così forti da poter lavorare in sinergia e far crescere il senso di appartenenza verso l’aeroporto ibleo”.
Del resto, sottolinea Salvatore Guastella, componente di giunta della camera di commercio del Sud Est che è socio di maggioranza di Soaco, “il Pio La Torre non è solo dei ragusani, ma nasce per serviire l’isola e farne venire fuori la bellezza. Per questo tutti noi lo dobbiamo, letteralmente adottare”.
Il sindaco Lucio Greco si è detto felicissimo dell’incontro e ha proposto sia la creazione di una rete interprovinciale di sindaci per dare maggiore slancio a questa cooperazione che una videoconferenza con Eni e tutto il mondo industriale, commerciale e imprenditoriale che ogni giorno si muove su e giù per l’Italia, per far conoscere nei dettagli il progetto e programmare poi una visita congiunta all’interno dello scalo.
“La nostra città – dichiara in chiusura Greco – vive la delicata fase post industriale e il progetto della mia amministrazione intende farla ripartire proprio dalle sue peculiarità naturali: l’agricoltura, il turismo, il patrimonio storico-artistico e archeologico. Nei prossimi mesi ospiteremo una grande mostra dedicata ad Ulisse che tanto successo ha ottenuto a Forlì. Sta nascendo un bellissimo museo del mare, stiamo acquistando la Torre di Manfria per farne la giusta location per tanti eventi suggestivi e vogliamo muoverci nella direzione dell’inserimento di Gela nei circuiti turistici nazionali ed internazionali.
Il rilancio della nuova immagine della città green e blu mare, lontana da quella legata al petrolchimico, è una delle nostre missioni. Tante cose ci accomunano al ragusano e sarebbe assurdo non accorciare le distanze e non fare gioco di squadra. Comune comune – conclude – vogliamo assolutamente far parte di questo progetto e di questa governance”.