Si intitola “Poesia come terapia. La storia delle poetesse Maria E. Fuxa e Alda Merini” l’incontro organizzato per lunedì 8 marzo a partire dalle 17.00 a Bagheria dalla locale sede di BCsicilia. Nel corso dell’evento saranno presentati due libri.
Il primo “La voce della crisalide. Sula vita della poetessa Maria E. Fuxa ed altre cronache” di Maria Teresa Lentini e il secnodo “Sul confine, studio psicanalitico sul potere della scrittura nel caso di Alda Merini” di Giulia Sottile.
Saranno presenti le autrici che leggeranno versi scelti. Dopo la presentazione di Maria Giammarresi, presidentessa della sede di BCsicilia di Bagheria e i saluti di Caterina Giordano, segretaria regioneld i BCsicilia e Daniele Vella, assessore comunale alla cultura, sono previsti gli interventi di: Ambra Drago e Marcella Argento. A moderare i lavori sarà Mmario Grasso.
L’iniziativa si terrà sulla piattaforma Google meet al link: https://meet.google.com/epo-agxc-hkb. Per informazioni: Tel. 339.4121267 – Email: bagheria@bcsicilia.it.
La scrittrice Maria Teresa Lentini nel suo saggio biografico e storico “La voce della Crisalide, sulla vita della poetessa Maria E. Fuxa ed altre cronache”, edito da Mohicani nel 2019, racconta il travaglio dell’esistenza estremamente singolare di una donna che visse per oltre cinquanta anni dentro il più triste e tetro degli ospedali: quello dei matti, senza che la permanenza in quel luogo per così tanto tempo trovasse sufficiente giustificazione nella sua malattia mentale, la cui unica colpa da scontare era l’avere disatteso le comuni regole dei perbenisti della società.
Nel suo saggio, M. Teresa Lentini, ripercorre la vita di Maria Ermegilda Fuxa, che ha inizio ad Alia il 12 dicembre 1913, soffermandosi sulle tappe della sua vita: l’infanzia innanzitutto, l’adolescenza, la giovinezza, per giungere alla maturità sino alla sua morte avvenuta, sempre a Palermo, il 23 luglio 2004, presso una Casa-Famiglia. Ma, nel libro l’autrice non si incontra solo Maria E. Fuxa, ma anche tantissime figure della storia, della letteratura e delle Arti che in qualche modo sono collegate alla vita della sfortunata poetessa palermitana dato che, in questo saggio, Maria E. non è soltanto protagonista ma filo conduttore e apre a scenari talvolta inediti e speciali.
Maria Teresa Lentini è nata a Lercara Friddi in provincia di Palermo, il 13 gennaio del 1958, frequenta l’Istituto Magistrale e subito dopo il diploma, si trasferisce nel 1977 prima a Torino dove insegna alle scuole elementari e successivamente, negli anni ’90 a Cuneo, dove trova lavoro presso l’Azienda Sanitaria Locale. Scrive poesie, oseremmo dire, da quando ha imparato a scrivere. Poesie per lo più introspettive, che riguardano sentimenti e vissuto o ispirate e dedicate alla natura. Pubblica nel 2012, la prima Antologia di poesie, dal titolo “Il cuore antico delle cose” Edizioni Drepanum; nel 2014 la seconda raccolta dal titolo “Tutte le parole che ho nel cuore” Edizioni A.S.L.A. (Associazione Siciliana per le Lettere e l’Arte). Da questa raccolta sono diventate testo di canzoni, arrangiate in musica e interpretate dal cantautore siciliano Cesare Lo Leggio, ‘Finché avrò fiato’ e ‘Lègami. Nel 2018, la terza raccolta dal titolo “Parole d’acqua” edita da Studio grafico P. Lupo. Nel 2019, pubblica il primo saggio biografico e storico dedicato alla figura della poetessa Maria Ermegilda Fuxa dal titolo “La voce della crisalide”, sulla vita della poetessa Marie E. Fuxa ed altre cronache – Edizioni Mohicani. Attualmente lavora al secondo saggio sulla vita della poetessa, alla luce di nuove verità.
Il saggio “Sul confine: Studio psicoanalitico sul potere della scrittura nel caso di Alda Merini” (edizione Prova d’Autore) di Giulia Sottile è un lavoro ibrido, tra psicologia e letteratura, nato proprio dal tentativo di coniugare queste due discipline, sorelle non gemelle. Da sempre interessata alla carica trasformativa che la scrittura ha nelle vita di chi la pratica, l’Autrice ha voluto affrontare la produzione letteraria della poetessa milanese utilizzandola come materiale utile per comprendere più in profondità la donna dietro il personaggio, adottando un approccio psicoanalitico, osservando in trasparenza verso per verso. In ultima analisi, emerge la funzione protettiva della poesia rispetto al disturbo mentale e ai fantasmi del proprio mondo interiore, a cominciare dalle figure genitoriali. Il saggio di Giulia Sottile reca la prefazione della psicoterapeuta Anna La Rosa ed è corredato da un’appendice di brevi scritti autonomi e inediti di: Cinzia Demi, Vincenzo Guarracino, Stefano Lanuzza, Massimiliano Magnano, Angelo Maugeri, Laura Rizzo, Tommaso Romano, Mario Rondi, per un confronto critico a più dimensioni.
Giulia Sottile è nata e vive a Catania. Laureata in Psicologia e abilitata alla professione di psicologo, non ha mai abbandonato l’impegno in ambito letterario. Ha esordito nella narrativa nel 2013 con la silloge di racconti “Albero di mele”, a cui seguono il saggio “Il fallimento adottivo”, le poesie “Per non scavalcare il cielo”, il romanzo sperimentale “Es-Glasnost”. Sue poesie sono state accolte in antologie nazionali, oltre che nell’iniziativa siciliana di “Poeti in e di Sicilia”. Ha partecipato a diverse opere collettanee di saggistica con contributi critici: il più recente su Rosa Balistreri (Una rosa di venti). Dal 2014 ricopre la carica elettiva di presidente del gruppo C.I.A.I. (Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane); dal 2015 è condirettore, con Alessandro Centonze e Mario Grasso, della rivista di rassegna letteraria on-line Lunarionuovo. Il saggio “Sul confine: studio psicoanalitico sul potere della scrittura nel caso di Alda Merini” è giunto alla seconda edizione.
Ambra Drago 39 anni, palermitana e laureata in Giurisprudenza, abilitata alla professione di avvocato, lascia la toga per seguire la passione della scrittura probabilmente ereditata dal Dna paterno (il papà Giancarlo, oggi in pensione, è stato giornalista al giornale L’Ora e al Giornale di Sicilia). Muove i primi passi diventando giornalista pubblicista a Trm (emittente televisiva regionale) fino alla conduzione nel 2016 della prima edizione del telegiornale. Nel 2018 diventa giornalista professionista e successivamente approda a Meridionews (giornale online) che le apre definitivamente le porte della cronaca nera dove riesce a unire quindi scrittura e conoscenze giuridiche. Dopo una parentesi al sito Siciliainformazioni. Attualmente collabora con l’emittente televisiva Siciliauno e con il suo sito online Siciliaunonews dove il suo settore d’azione rimane la cronaca. Nel tempo libero sta frequentando per formazione personale un corso in criminologia e psicopatologia criminale. Appassionata del mare, del sole e della sua terra continua (nonostante le difficoltà del periodo pandemico ) a raccontarla per raggiungere la gente ed è questo in fondo che la spinge quotidianamente ad andare avanti mettendo ai primi posti cuore, correttezza e trasparenza.
Marcella Argento, medico chirurgo, è nata e vive a Catania. L’interesse per gli studi umanistici in parallelo a quelli scientifici le stimola l’operatività culturale e la creatività, con opere letterarie come il recente romanzo metà prosa e metà fumetto “San Giuda”, attualmente pubblicato a puntate sulla rivista online Lunarionuovo. Tra le opere di narrativa, citiamo i romanzi “Victimae e Chimaira. Importante la corposa raccolta di 24 interviste a personalità illustri del mondo della cultura, intitolata “Visite domiciliari”. È socia effettiva del gruppo C.I.A.I. (Convergenze intellettuali e artistiche italiane). È inoltre incessante il suo impegno in difesa dei diritti degli animali.
Mario Grasso, originario di Acireale, è scrittore, poeta e critico letterario. È direttore editoriale di Prova d’Autore e fondatore della rivista Lunarionuovo. Pubblica ogni settimana dal 1995 sul quotidiano La Sicilia la rubrica di filologia e costume “Vocabolario”. Per citare solo alcune delle opere edite: “Il gufo reale”, “La paglia di nessuno”, “Testi e testimonianze”, “Le vestali di Samarcanda”, “Concabala”, “Vocabolario siciliano”, “La lingua delle madri”. Ha tradotto e curato un’antologia delle opere del poeta ucraino TarasSevcenko, per la quale gli è stato conferito il Premio Internazionale Frankò a Kiev, l’anno prima andato a Gabriel Garcìa Marquez. Ha tradotto in siciliano “Pinocchio” di Collodi. Sono state assegnate tesi di laurea in Italia e all’estero sulle sue opere letterarie in dialetto e sulla sua narrativa.