Sono sei le pesrone arrestate a Catania dagli agenti della squadra mobile. Si tratta di F.L., 53 anni; L.M.A., 35 anni; P.G., 39 anni; M.S.M., 25 anni; T.C., 20 anni e P.R., 19 anni. I sei sono accusati, a vario titolo, di lesioni personali aggravate, detenzione abusiva e porto illegale di arma comune da sparo, spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e favoreggiamento personale aggravato.
Il provvedimento è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla procura distrettuale della repubblica di Catania ed eseguite dalla squadra mobile. Le indagini erano state avviate il 7 agosto del 2020 a seguito del ferimento di M.S.M, fratello di M.L.C., già arrestato nell’operazione Tricolore, attinto da un colpo d’arma da fuoco alla gamba destra e condotto all’ospedale Garibaldi centro.
Il fatto di sangue era accaduto in via La Marmora, nel rione San Berillo Nuovo, ad opera di F.L., appartenente al sodalizio criminale dei Cursoti-Milanesi e di L.M.A. che hanno teso una trappola a M.S.M., per questioni legate al debito di una somma di denaro provento del traffico di droga.
Fra i destinatari del provvedimento restrittivo ci sono anche M. S. M., P. G., T. C. e P. R., nipote del più noto pregiudicato P. R., esponente di spicco del clan dei “Cursoti-Milanesi”, resisi responsabili del reato di favoreggiamento personale aggravato, avendo aiutato gli autori del delitto ad eludere le investigazioni riferendo false informazioni alla Polizia Giudiziaria.
- C. è stato altresì tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina all’interno del medesimo rione “San Berillo Nuovo”.
Dopo le formalità di rito F. L. e L. M. A. sono stati condotti in carcere, mentre tutti gli altri indagati sono stati collocati in regime di arresti domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico, a disposizione del Giudice per le indagini preliminari.