Agenti della polizia di Stato dopo una corsa rocambolesca in città hanno arrestato due persone, denunciate anche per interruzione di pubblico servizio. Gli agenti insieme ai militari della capitaneria di porto, guardia costiera di Messina, hanno arrestato due uomini di 30 e 49 anni per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato gli stessi per interruzione di un ufficio o servizio di pubblica necessità.
Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto di illeciti inerenti la filiera della pesca in Rada san Francesco, un terzo soggetto, rivelatosi successivamente fratello di uno dei due arrestati, è stato sorpreso a trasportare novellame di sarda ed altra specie ittica a bordo di un furgone, ispezionato dal personale della guardia costiera appena sbarcato da un traghetto proveniente da villa San Giovanni.
Intanto, gli operatori della capitaneria di porto per i dovuti accertamenti, il terzo soggetto è riuscito a dileguarsi grazie all’intervento dei due arrestati che a bordo di un’auto si sono interposti tra furgone e pattuglie al fine di agevolarne la fuga ed evitare il sequestro del prodotto ittico.
Ne è seguito un rocambolesco inseguimento tra la guardia costiera e i fuggiaschi, con i militari che intuendone il tragitto, permettendo il tempestivo intervento degli agenti sono riusciti ad intercettare e bloccare l’automobile arrestandone gli occupanti ai caselli autostradali di Messina Tremestieri.
Su disposizione dell’Autorità giudiziaria i due, pregiudicati con precedenti per falsità materiale, furto aggravato, ricettazione, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della polizia di Stato fino al rito direttissimo, con il quale è stata emessa ordinanza di custodia cautelare, arresti domiciliari ai danni di entrambi. Ulteriori accertamenti sono in corso per delineare le responsabilità del terzo soggetto fuggito a bordo del furgone.