Musica: il disco “Fragments de temps” con artisti siciliani

un'idea del maestro Domenico Famà

Un artista poliedrico. Così si definisce Domenico Famà, direttore d’orchestra, chitarrista classico e compositore siciliano. Famà si è dedicato ultimamente ad un progetto discografico di ampio respiro che lo vede protagonista per la realizzazione di un disco scritto di persona e ispirato al primo Novecento francese. Le composizioni (per lo più musica da camera) sono scritte per diverse formazioni cameristiche e prendono ispirazione dalle opere dei pittori maledetti francesi, nonché dalla letteratura francese di fin de siècle.

Il progetto è organizzato dall’etichetta discografica giapponese Da Vinci Publishing di Osaka e uscirà nel maggio 2021. I musicisti coinvolti sono tutti eccellenti professionisti siciliani di diversa provenienza che proprio in questi giorni stanno lavorando in studio per la realizzazione del primo master. Il nome del disco sarà “Fragments de temps”.

Gli interpreti sono: Enrico Luca (flauto), Giulio Russo (pianoforte), Stefania Sgroi (flauto), Giulia Mazara (soprano), Alfredo d’Urso (chitarra classica). Il tecnico del suono è Giuseppe Palmeri che ci ha ospitati presso il Soundtrak Studio di Gravina di Catania mentre l’assistente al pianoforte gran coda Steinway & Sons (fornito dalla ditta Toscano Pianoforti) è Gianluca Messina, la prefazione è opera del musicista Luigi Attademo.

L’attività concertistica di Domenco Famà si è sviluppata tra i maggiori enti musicali italiani e le migliori fondazioni musicali. Ha scritto diverse composizioni per musica da camera, inserite nel repertorio classico contemporaneo e pubblicate da case editrici di stampo nazionale ed internazionale. Direttore presso il teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania nel 2018, dal 2021 direttore artistico dell’associazione musicale Promethéus, è docente di chitarra classica ed ha da poco fondato una nuova compagine orchestrale, l’orchestra da camera Orfeo.

Certamente l’arte sta vivendo un momento molto drammatico, ma la capacità, il coinvolgimento e la volontà di artisti quotati e all’avanguardia devono far ben sperare. Lo stesso Domenico Famà ci conferma che “gli artisti di musica classica continuano a lavorare in streaming, le orchestre continuano a lavorare nei teatri che seppur chiusi si stanno preparando al rientro dal vivo. L’arte è una necessità e diviene indispensabile viverla dal vivo, il digitale può essere solo un supporto l’emozione dal vivo è unica e indispensabile”.

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