Sono ventidue le persone indagate a vario titolo per associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo un’indagine avviata nel 2019 è stata sgominata una piazza di spaccio di cocaina e crack che fruttava alla banda di criminali 10.000 euro al giorno.
Questa mattina, su delega della procura, i carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati del’arma, hanno eseguito le ordinanze emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania, accogliendo la richiesta della locale direzione distrettuale antimafia.
L’indagine è stata denominata Concordia, dall’omonima via dove si sono principalmente concentrate le indagini ed è stata coordinata dalla Dda e condotta dai carabinieri di piazza Dante.
L’operazione ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale che gestiva una fiorente piazza di spaccio nello storico quartiere di San Cristoforo, nonché di sgominare un secondo gruppo criminale specializzato nella vendita di cocaina e crack a domicilio e su ordinazione che riforniva gli ambienti della movida catanese.
Le indagini erano state avviate a novembre del 2019. La piazza di spaccio aveva sede nell’intersezione fra via Concordia e via Cordai ed era diretta da Michele Balsamo che insieme alla moglie Angela Sapuppo, ripresa dalle telecamere mentre con un bambino in braccio collaborava il marito nel recupero di una busta contenente droga; del suocero Francesco Sapuppo e degli altri sodali con i compiti classici di spacciatori e vedette. Il gruppo criminale si occupava della gestione del traffico di cocaina, garantendo centinaia di cessioni giornaliere per un introito medio stimato intorno ai 10.000 euro giornalieri.
Nel corso delle indagini, supportate da intercettazioni, l’attenzione degli investigatori si è focalizzata sulla figura del tassista Eugenio Farinella, assiduo frequentatore della piazza di via Concordia che, insieme all’amico e collega Agatino Carnazza, oltre a guidare il taxi, spacciava droga a prezzo maggiorato ai clienti di un night oppure faceva da tramite per gli acquirenti che non volevano andare personalmente a ritirare la droga.
Le indagini si sono poi concentrate anche sulla figura di Mario Grillo, condotto ai domiciliari. Era lui ad aver ideato ed organizzato un traffico di stupefacenti del tutto innovativo che prevedeva la consegna di cocaina e crack solo a domicilio e su ordinazione con due corrieri che si muovevano a bordo di scooter con al seguito soltanto i piccoli quantitativi di droga richiesti, eliminando così i rischi connessi ad un eventuale controllo delle forze dell’ordine perché avrebbero potuto dire che la droga era per uso personale.
Le cessioni di droga avvenivano in tempi brevissimi con un collaudato sistema di ordinazioni telefoniche e consegne a domicilio. La droga poteva essere recapitata a casa o in qualsiasi altro luogo della città.
Dieci degli odierni indagati percepivano il reddito di cittadinanza e per questo sono anche stati segnalati all’autorità competente per valutare la sospensione del beneficio.
In carcere sono finiti: Michele Balsamo, 56 anni, già ai domiciliari; Alessandro Caltabiano, 27 anni; anche lui già ai domiciliari; Carmelo Caltabiano, 53 anni; Orazio Fuselli, 30 anni, già ai domiciliari così come Giancarlo Manfredi, 29 anni; Alessandro Motta, 30 anni; Massimo Raia, 50 anni; Francesco Sapuppo, 76 anni, già ai domiciliari; Mario Grillo, 30 anni ed Eugenio Farinella, 50 anni.
I domiciliari, invece, sono stati disposti per: Angela Sapuppo, 49 anni; Antonino Valentino Di Guardo, 34 anni; Giuseppe Minutola, 49 anni; Carmelo Pandetta, 34 anni; Carmelo Basile, 27 anni; Wiliam Barbera, 24 anni; Agatino Carnazza, 60 anni.
Infine, obbligo di dimora per: Salvatore Caltabiano, 33 anni; Antonino Fuselli, 51 anni; Francesco Munzone, 32 anni; Arturo Strano, 29 anni e Vincenzo Testa, 60 anni.