Il gip di Catania ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria eseguito lo scorso 9 gennaio a carico di Alfio Strano, 47 anni, gravemente indiziato di rapina, tentata rapina, ricettazione e lesioni.
Le indagini, condotte dalla squadra mobile e avviate a seguito della recente commissione di violenti reati predatori consumati nella zona nord della città, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di Strano in merito a due rapine (una tentata e l’altra solo consumata) perpetrate ai danni di due donne che avevano riportato serie lesioni come conseguenze del crimine subito.
Il 5 e l’8 gennaio scorsi un uomo a bordo di uno scooter, in entrambe le occasioni, aveva aggredito due signore per strappare loro le borse. In entrambi i casi, dopo una violenta colluttazione, il rapinatore, mantenendo la guida del mezzo a velocità sostenuta e al fine di assicurarsi la presa della refurtiva, aveva trascinato a terra le vittime, provocandole delle gravi lesioni.
In occasione della rapina del 5 gennaio, la vittima, una donna, ha subìto diverse escoriazioni giudicate guaribili in 10 giorni, mentre nel corso della grave e cruenta rapina dell’8 gennaio la vittima, una signora di oltre 80 anni, è stata ricoverata ed è ancora in ospedale a seguito delle lesioni riportate consistenti in un grave trauma facciale e la frattura del polso della mano destra.
L’immediata risposta della squadra mobile ha permesso di identificare l’autore delle due azioni criminali. Sono per questo stati predisposti dei mirati servizi di appostamento che hanno permesso di bloccare il criminale, ancora a bordo del motorino utilizzato per mettere a segno le due rapine, mentre si apprestava a colpire un’altra donna.
Nell’occasione sono state eseguite immediate perquisizioni presso i domicili frequentati dal crimianle e sono stati rinvenuti elementi probatori riconducibili alle due rapine, tra cui gli indumenti utilizzati durante la commissione dei reati. In corso ulteriori approfondimenti investigativi su altri sei episodi dalle stesse modalità consumati di recente e presumibilmente riconducibili all’attuale indagato.
L’uomo è stato associato al carcere di Enna e a seguito della convalida del fermo emesso dal gip, nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere.