Gravina (Ct): il restauro della chiesa di San Giuseppe “In questi giorni la comunità parrocchiale della chiesa madre di Gravina di Catania ha ricevuto una splendida notizia che riguarda padre Antonio Testaì, amministratore parrocchiale della chiesa Sant’Antonio da Padova. Al sacerdote infatti è stata conferita la nomina a Canonico del capitolo della Collegiata, una onorificenza che la Curia assegna per particolari meriti. “Da sindaco della città, non posso che testimoniare ulteriormente lo straordinario lavoro che padre Antonio sta svolgendo nella nostra comunità sin dal suo arrivo a Gravina, avvenuto a gennaio del 2019 – dichiara il sindaco Massimiliano Giammusso – da quel momento il suo impegno è stato un punto di riferimento per tutti, come in occasione dei difficili momenti vissuti”. “A questo si aggiunge anche un altro straordinario risultato ottenuto grazie alla sua opera costante a tutela del patrimonio culturale e architettonico degli edifici religiosi – ha continuato il primo cittadino – l’Arcidiocesi di Catania infatti ha autorizzato il progetto di restauro della chiesetta di San Giuseppe, da 12 anni chiusa al culto per problemi strutturali che avevano interessato il campanile. A nome di tutta l’Amministrazione comunale ringrazio ancora una volta Padre Antonio e mi congratulo con lui per l’onorificenza assegnatagli”. Gli ha fatto eco Padre Antonio Testaì: “Mi preme con coscienza ringraziare l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina e il reverendo Canonico Carmelo Asero per avermi conferito l’importante nomina – ha commentato – ho provato la stessa gioia di quando mi fu chiesto di guidare la comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Gravina. Qui ci sono tantissime realtà create dai miei predecessori come gli scout, la caritas, una catechesi che coinvolge ben 400 ragazzi, e poi come non citare l’eccellenza rappresentata dalla corale Mater Domini. Ringrazio il sindaco per le belle parole espresse nei miei confronti e ricambio i ringraziamenti per esserci stato vicino durante l’emergenza covid. Ora abbiamo ricevuto anche la bella notizia dell’autorizzazione al progetto di restauro della chiesa di San Giuseppe che prevede il rifacimento del prospetto e del campanile. Ho personalmente avviato l’iter burocratico e spero che si possa riaprire al più presto a beneficio di tutta la comunità”.

In questi giorni la comunità parrocchiale della chiesa madre di Gravina di Catania ha ricevuto una splendida notizia che riguarda padre Antonio Testaì, amministratore parrocchiale della chiesa Sant’Antonio da Padova. Al sacerdote infatti è stata conferita la nomina a Canonico del capitolo della Collegiata, una onorificenza che la Curia assegna per particolari meriti.

“Da sindaco della città, non posso che testimoniare ulteriormente lo straordinario lavoro che padre Antonio sta svolgendo nella nostra comunità sin dal suo arrivo a Gravina, avvenuto a gennaio del 2019 – dichiara il sindaco Massimiliano Giammusso – da quel momento il suo impegno è stato un punto di riferimento per tutti, come in occasione dei difficili momenti vissuti”.

“A questo si aggiunge anche un altro straordinario risultato ottenuto grazie alla sua opera costante a tutela del patrimonio culturale e architettonico degli edifici religiosi – ha continuato il primo cittadino – l’Arcidiocesi di Catania infatti ha autorizzato il progetto di restauro della chiesetta di San Giuseppe, da 12 anni chiusa al culto per problemi strutturali che avevano interessato il campanile. A nome di tutta l’Amministrazione comunale ringrazio ancora una volta Padre Antonio e mi congratulo con lui per l’onorificenza assegnatagli”.

Gli ha fatto eco Padre Antonio Testaì: “Mi preme con coscienza ringraziare l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina e il reverendo Canonico Carmelo Asero per avermi conferito l’importante nomina – ha commentato – ho provato la stessa gioia di quando mi fu chiesto di guidare la comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Gravina. Qui ci sono tantissime realtà create dai miei predecessori come gli scout, la caritas, una catechesi che coinvolge ben 400 ragazzi, e poi come non citare l’eccellenza rappresentata dalla corale Mater Domini. Ringrazio il sindaco per le belle parole espresse nei miei confronti e ricambio i ringraziamenti per esserci stato vicino durante l’emergenza covid. Ora abbiamo ricevuto anche la bella notizia dell’autorizzazione al progetto di restauro della chiesa di San Giuseppe che prevede il rifacimento del prospetto e del campanile. Ho personalmente avviato l’iter burocratico e spero che si possa riaprire al più presto a beneficio di tutta la comunità”.

 

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