Messina: interventi protettivi a Capo Peloro

La V Direzione “Ambiente e Pianificazione” Servizio “Ingegneria territoriale” della Città Metropolitana di Messina, nell’ambito della tutela dell’area protetta della Riserva Naturale Orientata di “Capo Peloro”, ha affidato i lavori di alleggerimento delle masse algali e di rimozione dei rifiuti solidi urbani, che saranno effettuati manualmente con l’ausilio di barca a remi ed idonea attrezzatura a mano.

Inoltre sarà effettuata la riduzione della vegetazione infestante attraverso decespugliatura e la raccolta dei rifiuti rinvenuti nelle aree spondali dei laghi e dei canali.

Gli interventi, che prevedono anche la riparazione o la sostituzione dello steccato in legno ammalorato, sono finalizzati al mantenimento in efficienza delle aree in gestione sotto il profilo ambientale, morfologico e di fruizione delle stesse; le zone d’intervento riguardano i laghi (zona A “riserva”) ed i canali (zona B “pre-riserva”) di collegamento tra i due laghi e con il mare.

Le masse algali saranno stoccate temporaneamente in idoneo sito a bordo lago o in cassoni per consentire l’asciugatura e riduzione dell’umidità e, successivamente, sarà effettuato il loro conferimento per lo smaltimento.
La ditta esecutrice dei lavori ha offerto un ribasso del 5,200%, l’importo totale del progetto è di 149.287,86 euro, quello dei lavori contrattuali ammonta a 109.146,57 euro, di cui 104.136,77 euro per lavori al netto del ribasso, 5.009,80 euro per oneri irriducibili per la sicurezza, 40.141,29 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione.

La riserva naturale “Laguna di Capo Peloro” è costituita, oltre che dai due laghi ricadenti in aree classificate come “zona A”, anche da una “zona B”, denominata pre-riserva, nella quale si individuano i tre canali localizzati nel versante ionico (Canale Faro, canale Due Torri e Canale Catuso) ed il canale sul versante tirrenico (Canale degli Inglesi); ricade in “zona B” anche il Canale Margi, via di collegamento tra il Lago di Ganzirri ed il Lago Faro, e tutto l’arenile compreso tra il Canale Catuso e l’Istituto Marino.

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