Catania: arrestati due ladri seriali

Approfittavano che i proprietari avessero lasciati incustoditi dei beni materiali all’interno delle proprie autovetture. Con l’accusa di tentata rapina aggravata, furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento, i carabinieri della stazione catanese di Sant’Agata Li Battiati hanno arrestato i catanesi Rosario Aloisio, 42 anni e Matteo Paratore, 25 anni.

Grazie alle indagini dei carabinieri, corroborate da diverse testimonianze, nonché dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza attive nei pressi dei luoghi teatro dei fatti reato in esame, si sono potute ricostruire le azioni criminali commesse dai due a Catania e provincia tra aprile e settembre scorsi.

Il 2 aprile Paratore si impossessava di un borsello e degli oggetti contenuti in esso, tra cui due carte di pagamento, custoditi all’interno di una Citroen C4 parcheggiata a San Giovanni La Punta centro. Dopo aver commesso il furto, l’uomo si recava all’Atm dell’ufficio postale di Catania utilizzando una delle carte di pagamento per prelevare 600 euro in contanti. L’uomo è stato ripreso dalla telecamera posta sull’ATM e identificato dai carabinieri.

Il 15 settembre Aloisio, insieme a Paratore, tentavano di asportare un furgone parcheggiato in via Corsaro a Sant’Agata Li Battiati. In quell’occasione erano stati sorpresi dal proprietario del veicolo al quale uno dei ladri, per giustificare la sua presenza vicino al veicolo, riferiva che si era dovuto fermare perché costretto ad espletare un impellente bisogno fisiologico. Nonché dall’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, intervenuta tramite una segnalazione formulata dalla vittima al 112, che ha visto allontanarsi a tutta velocità una Lancia Y grigio scuro con il portellone posteriore aperto in modo che non si potesse annotare la targa.

E, ancora, il 17 settembre Aloisio con Paratore rubavano un cellulare e un portafoglio custoditi in un veciolo parcheggiato in piazza Vittorio Veneto a Sant’Agata Li Battiati. Dalla testimonianza della vittima, i ladri si erano allontanati a bordo di una Lancia Y di colore grigio scuro, sempre con il portellone posteriore aperto.

Il giorno successivo, il 18 settembre, Paratore rubava una borsa e il suo contenuto, tra cui tre cellulari e un orologio, all’interno di un veicolo parcheggiato nel centro di Zafferana Etnea. Il furto era stato commesso mentre la proprietaria della borsa, insieme al marito, era intenta a scaricare degli oggetti dall’automobile.

Il 21 settembre Aloisio, questa volta insieme a Paratore, tentava di rubare un furgone parcheggiato nel centro di Sant’Agata Li Battiati di proprietà di una ditta di materiale tecnologico, provando a forzarne lo sportello posteriore con un arnese atto allo scasso, minacciando con frasi inequivocabili uno dei dipendenti della ditta dicendogli: “fatti i fatti tuoi…se continui ancora vengo e t’ammazzo di botte, ti devi stare zitto perché noi ti conosciamo”. IL dipendente li aveva sorpresi mentre cercavano di forzare lo sportello. Un evento che non si era verificato per cause indipendenti dalla loro volontà.

Gli elementi probatori forniti al magistrato titolare dell’indagine hanno consentito di formulare la richiesta di emissione della misura cautelare che ne ha consentito l’arresto e la sottoposizione agli arresti domiciliari.

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