Sicilia: arresti, denunce e sanzioni della polfer

La polizia ferroviaria in quest settimana ha effettuato controlli che hanno portato ad un arresto, 3 denunce, 5 minori rintracciati e 6.500 euro di contravvenzioni. I controlli sono stati effettuati sia nelle stazioni che sui treni e lungo le linee ferroviarie, allo scopo di prevenire e reprimere i reati in ambito ferroviario.

A finire in manette è stato un 58enne di Mazara del Vallo sorpreso dagli uomini della Polfer di Marsala a bordo di un treno quando invece era ricercato per esecuzione di un ordine di carcerazione per scontare una pena di 1 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia.

Il nucleo della Polfer, specializzato nel controllo sulle merci pericolose, ha effettuato una serie di verifiche presso lo scalo merci della stazione di Messina, su diversi carri ferroviari trasportati sostanze chimiche, riscontrando la mancata esposizione, su entrambi i lati di un carro, dei pannelli arancioni RID su cui sono indicati il pericolo e il codice della materia trasportata per rendere velocemente identificabili le misure da adottare in caso di necessità.

Tale violazione ha comportato una multa da circa 6.500 euro per il vettore e lo speditore.

Gli agenti della polizia ferroviaria di Messina hanno denunciato 2 tunisini che hanno dichiarato di essere minorenni, venendo però smentiti dai rilievi foto-dattiloscopici da cui è emersa la loro maggiore età e l’ingresso illegale in Italia nell’estate di quest’anno. I due sono stati denunciati per le false dichiarazioni rese sulla propria identità e per la violazione della legislazione in materia di immigrazione. Sempre a Messina, la Polfer ha rintracciato due minori: un sedicenne del Bangladesh, poi affidato al centro CAS Sant’Antonio di Messina e una diciassettenne di Messina presso l’imbarcadero della Caronte, poi riaffidata alla casa famiglia Regina Elena, da cui si era allontanata.

A Catania, invece, gli operatori della polizia ferroviaria hanno denunciato una cittadina nigeriana priva di documenti e con il permesso di soggiorno scaduto e rintracciato un ragazzo di Enna di 16 anni che, dopo essersi, allontanato arbitrariamente dalla comunità “il favo” di Caltagirone, ha chiesto aiuto proprio ai poliziotti perché non sapeva come farvi rientro.

Altri due minori, un diciassettenne tunisino e una sedicenne di Canicattì sono stati rintracciati dagli agenti della Polfer di Agrigento, rispettivamente a bordo di un treno diretto a Palermo e nella stazione di Agrigento. Il ragazzo è stato affidato alla comunità “la grande famiglia” di Casteltermini e la ragazza, che si era messa in viaggio per vedere degli amici ad Agrigento, alla madre.

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