Catania: archeologia, un tuffo nella storia, per gli studenti del Duca degli Abruzzi

Archeologia, un tuffo nella storia”. Questo il nome del progetto della “A.S.D Jonica Diving School”, in collaborazione con l’istituto “Duca degli Abruzzi” di Catania. Un’esperienza unica per informare e far toccare con mano i tesori che si celano nei fondali del Mediterraneo.

Uno stage subacqueo formativo, presso il campo archeologico dell’Isola delle Femmine,  in accordo con la Sovraintendenza del Mare di Palermo. “Nel corso dei secoli il Mediterraneo  è stato fonte di ricchezza, di unione, di commerci e di aggregazione. Un mezzo per conoscere, condividere e unire- afferma la dirigente del  “Politecnico del Mare” Brigida Morsellino- la sinergia con la Sovraintendenza del Mare della Regione Sicilia, e di tutte le altre associazioni e istituzioni coinvolte, creano una partnership di grande spessore e prestigio per i nostri ragazzi”. Mondi inediti per incrementare il patrimonio culturale in un itinerario subacqueo con ricognizioni che si sono svolte nelle acque antistanti l’Isola delle Femmine.

Il tutto grazie alla “A.S.D Jonica Diving School” composta dal presidente dell’associazione e istruttore Orazio Motta, dall’istruttore Enrico Piazza e dall’assistente istruttore e fotografo Massimo Cannata.  Accanto a loro, il dottor La Rocca che ha illustrato, nel corso della conferenza informativa, le”Ricerche archeologiche a Isola delle Femmine” mentre il dottor Sgroi ha trattato il tema della “tecnologia nelle ricerche archeologiche subacquee”. Ad aumentare il prestigio e l’importanza del progetto, la presenza della dottoressa Giovanna Bucci (LAS Laboratorio di Archeologia Subacquea, Dipartimento dei Beni Culturali, Università di Padova -Federazione ITA F07 CDCI. CMAS Diving Center Italia, Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques) e la professoressa e referente per la Legalità dell’istituto “Duca degli Abruzzi” Elisabetta Giustolisi. “Il nostro obiettivo- sottolinea la prof.ssa Giustolisi- è fornire ai ragazzi un quadro, quanto più completo possibile, dei mezzi e delle risorse che hanno a disposizione per affermarsi in questa società e nel mondo lavorativo. La figura dell’archeologo subacqueo è un contesto in continua evoluzione dove servono capacità e profonda competenza. A questo proposito stiamo valutando la possibilità di instaurare con l’università di Padova una collaborazione per dei progetti futuri che coinvolgeranno molti nostri studenti”.

 

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