Lo avevano annunciato e hanno mantenuto la promessa. Gli studenti dell’Itet di Tortorici, sede staccata di Sant’Agata di Militello, sono scesi in corteo fino al comune. Chiedono risposte chiare su dove e come inizieranno le loro lezioni che al momento si tengono in video conferenza. E minacciano di continuare la protesta per giorni.
Armati di fischietti e cartelloni, gli studenti hanno fatto un po’ di rumore questa mattina per le vie del paese e poi in cerchio si sono fermati nel parcheggio del municipio.
Secondo quanto deliberato dalla giunta guidata dal sindaco Emanuele Galati Sardo, gli studenti dovranno iniziare il loro anno scolastico nell’immobile di proprietà comunale in contrada Sceti, a circa 5 km dal centro cittadino, ma solo in attesa che venga messo in sicurezza l’immobile a Romanò, conosciuto come centro per anziani e che non era mai stato utilizzato per tale scopo. Ma gli studenti non ci stanno. Lo avevano fatto sapere già qualche giorno fa e con una lettera inviata anche al ministro dell’istruzione Azzolina.
La loro protesta nasce dalla necessità di voler continuare a studiare in centro. Agli studenti si sono uniti oggi anche i genitori. Secondo loro lo spostamento dei ragazzi a Sceti provocherebbe disagi in termini di tempo per raggiungere l’istituto, posizione del plesso e difficoltà per i pulmini di poterli lasciare di fronte all’istituto a causa della strada poco larga e che in inverno si ammanta spesso di neve.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco, Emanuele Galati Sardo che vuole fare chiarezza sulla vicenda. “Nel 2019 avevo chiesto la disponibilità dei locali di via Garibaldi alla famiglia Mastrazzo ed è stato risposto che la disponibilità sarà data solo per un anno, ma io ho urgenza ed entro la fine di quest’anno dovevo trovare un immobile idoneo e l’ho fatto. Purtroppo si trova a Sceti e questa struttura potrà essere idonea ad ospitare gli alunni, secondo anche quanto discusso con la preside dell’istituto e la città metropolitana di Messina. Ciò che mi dispiace di più di questi ragazzi è che nessuno di loro mi ha chiesto se la struttura identificata dal comune fosse o meno idonea, sicura, ma mi hanno solo detto che loro non vogliono andare là a seguire le lezioni”.
In ogni caso l’immobile scelto dall’amministrazione a Sceti affinché gli studenti dell’Itet possano continuare a seguire regolarmente le loro lezioni, sarà una scelta transitoria, in attesa che venga messo in sicurezza l’edificio del centro.