Un vasto incendio nella zona di Dittaino, nell’ennese, negli scorsi giorni non solo ha distrutto la vegetazione dell’area, ma stava anche per uccidere un giovane esemplare di Poiana che, forse, intossicato dal fumo e disorientato dalle fiamme e dal calore torrido, era precipitato a terra tra la vegetazione che andava a fuoco.
A notare l’animale in grave pericolo sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Nicosia, intervenuti per domare l’incendio. Il caposquadra Amoruso Romualdo e gli altri uomini dell’aliquota (Luigi dello Spedale, Alessandro Calvo, David Duca e Salvatore Gagliardo) hanno prontamente recuperato il rapace mettendolo al sicuro.
Immediatamente è stato contattato il corpo forestale che, per l’emergenza incendi, non poteva intervenire. Il caposquadra ha contattato il WWF Sicilia centrale perché venisse prestato immediato soccorso all’animale.
Così il coordinatore provinciale delle guardie venatorie e zoofile del WWF di Caltanissetta, Ennio Bonfanti, specializzata nella tutela della fauna selvatica, è partito alla volta di Enna per recuperare la poiana, nel frattempo condotta dai vigili del fuoco negli uffici del comando provinciale. Stante le gravi condizioni di salute accertate sul momento e la notevole distanza geografica dal centro recupero fauna selvatica di Ficuzza, le guardie WWF hanno deciso di trasferire il rapace presso l’ambulatorio veterinario Kalat Nissa di Caltanissetta dove è stato visitato dal veterinario Andrea Cortese che ha prestato le prime cure in attesa del trasferimento presso un centro recupero autorizzato dalla regione.
“L’emergenza incendi – continua la nota del WWF – che ancora imperversa in tutta la Sicilia e che ha già pesantemente colpito soprattutto la provincia di Enna, continua a rappresentare una devastante causa di perdita della biodiversità e di distruzione delle risorse naturali del nostro territorio – dichiara Anna Schirò, vicepresidentessa del WWF Sicilia centrale – questa poiana si è salvata, ma quante centinaia di animali selvatici stanno perdendo la vita direttamente a causa delle fiamme o indirettamente a causa della perdita di habitat e risorse alimentari? Anche per questo riteniamo scandalosa la decisione della Regione di anticipare al prossimo 2 settembre la stagione della caccia: per la fauna siciliana, tra il fuoco e le fucilate, non c’è possibilità di scampo”.