L’istituzione del “Registro dei bambini mai nati” da parte del Consiglio comunale di Marsala è una scelta politica e culturale gravemente regressiva. La modifica deliberata sostituisce la dicitura “prodotti abortivi” con “bambini mai nati”, sottoponendo oggettivamente le donne al pubblico giudizio e marchiando una scelta, dovuta o voluta, ma certamente personale e insindacabile.
Rifondazione Comunista esprime il proprio sdegno a fronte di un simile decisione e ricorda che la Legge 194 rappresenta una delle più grandi conquiste del movimento delle donne e del Femminismo. Il PRC manifesta ancor più preoccupazione perché questo passaggio amministrativo si colloca in un momento storico che vede la Sicilia impedire di fatto, attraverso il sistema dell’obiezione di coscienza del personale sanitario, il diritto all’interruzione della gravidanza e all’autodeterminazione del proprio corpo e della propria vita.
Questa decisione è uno dei tanti tassello reazionari e populisti che concorrono ad aggredire i diritti democratici, civili e sociali sanciti dalla Costituzione, che il PRC è impegnato a difendere con tutta la sua forza.