La triste notizia era nell’aria. Dopo giorni di attesa sono svanite a 500 metri dall’autostrada ieri sera le speranze di ritrovare viva Viviana Parisi, la dj scomparsa qualche giorno fa. Secondo una prima analisi del medico legale, la donna sarebbe molta diversi giorni fa. Era scomparsa il 3 agosto dall’autostrada A20 all’altezza di Caronia dove aveva lasciato l’auto e tutti i suoi beni personali per andare via con il figlioletto Gioiele.
Del bambino ancora nessuna traccia e si spera solo sia vivo e stia bene. Il cadavere di Viviana Parisi è stato riconosciuto soltanto grazie alla fede che portava al dito con inciso il nome del marito. E’ stato proprio lui, Daniele Mondello, a riconoscere alcuni gioielli della moglie, ma anche scarpe e vestiti.
Ieri pomeriggio in quella parte di bosco impervia a Caronia che non era stata ben considerata durante le ricerche, è stato trovato il corpo di Viviana che indossava un paio di pantaloncini di jeans con due cuciture fucsia sulle tasche e una canotta ormai lacerata. Ad un piede una scarpa Stan Smith con riporti rosa e l’altra scarpa poco distante, in un cespuglio. E’ stato anche sequestrato il traliccio vicino al corpo di Viviana perché al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista: dalla violenza al suicidio.
Viviana Parisi era arrivata in Sicilia nel 2003 e aveva conosciuto Daniele Mondello di cui si era innamorata e che aveva sposato, grazie alla musica. Entrambi erano dj molto conosciuti, ma dopo la nascita del figlio Gioele, 4 anni fa, Viviana ha scelto di rinunciare a molte serate in discoteca per stare ovviamente accanto al figlio. La famiglia viveva a Venetico dove viene descritta dai cittadini come affiatata e amorevole. La chiusura totale di tutto il paese aveva messo a dura prova Viviana che, secondo quanto dichiarato anche dalla cognata, era caduta in uno stato di paura e depressione.
E si arriva al 3 agosto quando Viviana esce da casa per andare a comprare delle scarpe per Gioele a Milazzo. Almeno così dice al marito Daniele. Da quel momento il buio. La sua macchina prosegue il suo viaggio fino a Sant’Agata di Militello dove esce dall’autostrada per rientrarvi dopo una ventina di minuti dopo e proseguire in direzione Caronia. Sull’autostrada nella galleria Pizzo Turda la sua auto impatta lievemente con il furgone degli impiegati di una ditta di manutenzione. Secondo gli operai, che si erano fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto per poi scomparire nel nulla insieme al figlio. La logica avrebbe voluto che la donna imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata, invece probabilmente, stando anche alla posizione del cadavere ritrovato ieri, avrebbe lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra. A poche centinaia di metri dall’autostrada ha poi trovato la morte.
E c’è grande preoccupazione e apprensione per la sorte del piccolo Gioele. Tutti si chiedono che fine abbia fatto e da ieri proseguono incessanti le sue ricerche a partire dal luogo in cui è stato trovato il cadavere della madre.
Si aspettano ancora della risposte sulla morte di Viviana. Ci sono da capire tantissime cose e da chiarire tanti aspetti di questa tristissima vicenda. Si attende ora l’esito dell’autopsia per comprendere le cause della morte della vittima. Daniele Mondello è stato già ascoltato due volte dagli investigatori e a casa sua sono stati sequestrati il tablet di Viviana e alcuni oggetti. Il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Le domande sono ancora tutte senza risposta.