“Una proposta di legge per fermare la ‘Terra dei Fuochi’ siciliana dando la possibilità ai prefetti di impiegare le Forze Armate o, d’intesa con la Regione siciliana, il Corpo forestale nelle azioni di monitoraggio e di sorveglianza del territorio anche con l’utilizzo di nuove tecnologie, come gli aeromobili a pilotaggio remoto”. A dichiararlo in una nota è Caterina Licatini, deputata siciliana del Movimento 5 stelle, componente della commissione ambiente di Montecitorio e prima firmataria di una proposta di legge su “disposizioni in materia di sicurezza e di controllo del territorio nella regione, per la prevenzione degli illeciti ambientali”.
“Nel territorio siciliano continuano a proliferare “terre di nessuno”: discariche a cielo aperto che sfigurano il territorio, strade e spazi periferici sacrificati alle pratiche incivili dell’abbandono incontrollato dei rifiuti, sversamenti e combustione illecita di rifiuti, con conseguente rischio sanitario”, spiega la bagherese Licatini.
“Il tema è molto complesso e troppo spesso le amministrazioni locali si ritrovano ad affrontarlo da sole e senza strumenti adeguati. Combatterlo efficacemente richiede, invece, un’azione coordinata e diffusa in tutto il territorio siciliano, che prevede, da un lato, percorsi di educazione e sensibilizzazione dei cittadini e, dall’altro, provvedimenti volti a migliorare l’attuale impianto legislativo e sanzionatorio. Tutto ciò non può prescindere da un sistema di controllo ambientale capillare e costante.
Il coordinamento delle risorse umane e tecnologiche di cui disponiamo deve tradursi in una forte azione di repressione, deterrenza, e prevenzione di questi fenomeni di illegalità ambientale. Nessuno spazio, più o meno isolato, merita di essere abbandonato all’incuria e al degrado”, conclude la parlamentare del Movimento 5 stelle.