Alla fine del proprio mandato elettorale, il presidente del consiglio scrive ai suoi colleghi alla fine di questi 5 anni di attività alla guida del civico consesso di Bronte, nel catanese.
“Un’esperienza sicuramente bella, dopo i 10 anni di attività amministrativa vissuti nel comune di Maniace. Per me tutte le esperienze sono positive, anche quelle più negative – scrive Antonino Galati – Quest’ultime, per esempio servono a migliorare là dove si è sbagliato.
Ai posteri l’ardua sentenza. Ritengo però che il Consiglio comunale di Bronte, nella sua interezza, abbia lavorato al meglio delle proprie possibilità per rappresentare i Cittadini che chiedono servizi efficienti ed una migliore qualità della vita.
Bronte è una bella cittadina. Bronte è una cittadina importante. Lo è da sempre e lo sarà anche in futuro e per me avere rivestito un ruolo importante come quello di Presidente del Consiglio Comunale è stato un grande onore.
Per questo ringrazio chi ci ha creduto fin dall’inizio, tutti i consiglieri comunali e gli impiegati del Comune che hanno svolto con impegno la propria attività professionale al servizio della Collettività.
Non so se i Cittadini sono rimasti soddisfatti della conduzione dell’assemblea civica. Di certo però posso dire che questa è stata svolta con serietà, onesta ed imparzialità nel rispetto del ruolo e dei compiti del Consiglio comunale. Adesso si volta pagina.
Sono convinto, ora ancora di più, – conclude il presidente del consiglio – che la politica non può essere una semplice professione, ma deve essere passione e missione. Passione per tutta le attività che si deve affrontare, missione verso tutti i Cittadini che credono nelle capacità amministrative dei propri rappresentanti. Nella vita bisogna essere ambiziosi, l’ambizione ci da l’energia per farci arrivare alla meta prefissata.
Tante delle volte l’ambizione trasmette frenesia nel cercare di formare le liste elettorali ad immagine e somiglianza propria per cercare di garantirsi l’elezione o nel cercare il candidato sindaco vincente per salire sul proprio carro, dimenticando il vero fine che è quello di dare il proprio servizio ai cittadini.
Auguro che la mente di tutti coloro che hanno deciso di intraprendere questa missione – servizio, sia libera. Libera di scegliere, di decidere e di non farsi ingannare dalla possibilità di facili traguardi. Personalmente mi sento libero di poter scegliere e decidere e non sono alla ricerca di poltrone sicure. Pertanto scelgo di rientrare in campo e di appoggiare la coalizione che riterrò (assieme ai tanti amici) possa essere la migliore per amministrare i futuri 5 anni”.