Dopo otto anni sono stati dissequestrati il depuratore di Contrada Tavola Grande a Capo d’Orlando, nel messinese, e l’autospurgo comunale. L’inchiesta giudiziaria che risale al 2012 si è oggi conclusa.
“E’ una buona notizia – commenta il sindaco Franco Ingrillì – che ci consente di proseguire con maggiore tranquillità nell’attività di programmazione e di manutenzione costante dell’impianto fognario che, voglio sottolineare, è perfettamente funzionante.
In attesa dei lavori di adeguamento del depuratore, diamo massima attenzione ad un servizio che è a supporto dell’intera economia turistica.
Le segnalazioni che in questi giorni giungono sulla presunta sporcizia del mare, purtroppo, non riguardano solo Capo d’Orlando, ma tutti i centri costieri. Probabilmente si tratta di mucillagine che non rappresenta un pericolo per la salute dei bagnanti, ma di certo non è un problema legato al cattivo funzionamento dell’impianto fognario che, da oggi, non è monitorato costantemente solo dalla nostra ditta incaricata, ma anche dalle autorità preposte sovra comunali.
Infine – conclude il primo cittadino paladino – al noto calunniatore amante dei video sui social, voglio spiegare che l’attività del depuratore è controllata con la supervisione delle forze dell’ordine e degli enti regionali deputati. Lo scarico in mare delle acque reflue depurate a causa di un sovrappieno del depuratore è una procedura legale e autorizzata. Se non lo capisce, vedremo di farglielo comprendere in tribunale.