Nella mattinata di ieri agenti della polizia di Stato hanno sequestrato una ditta individuale che gestisce una sala scommesse a Messina nella zona Sud.
L’azione rappresenta l’epilogo delle più recenti indagini condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla procura. A dare una svolta alle indagini sono state le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia.
Gli investigatori della squadra mobile hanno focalizzato l’attenzione sugli odierni indagati: Paolo Gatto, figlio del più noto Giuseppe, detto Puccio, che oggi si trova al 41 bis; Giuseppe Cutè, detto Cinzino, cugino di Paolo Gatto e figlio del defunto Domenico Cutè, detto U Sauru, ucciso il 25 gennaio del 2000 dopo un agguato in centro a Messina.
Cutè e Gatto sono stati condannati recentemente in primo grado a pesantissime pene detentive per il tentato omicidio di Franco Cuscinà nell’agosto del 2018 avvenuto a Messina. Lo stesso Cutè, inoltre, è stato colpito da ordinanza di applicazione di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Predominio condotta nel 2019 dalla squadra mobile per illeciti in materia di stupefacenti.
L’indagine Totem aveva fatto emergere l’interesse delle consorterie mafiose in città per il remunerativo settore della gestione delle sale slot e delle sale scommesse.
Per quanto riguarda l’esecuzione di ieri, il quadro restituito dalle indagini ha permesso di lumeggiare plurime condotte di cessazione di sostanze stupefacenti, a favore di persone diverse, da parte di Paolo Gatto. Cutè, invece, nel corso delle indagini, si è reso protagonista di una fittizia intestazione ad un giovane parente, insospettabile perché incensurato, di una sala giochi sita nella zona sud della città per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.
Condividendo il quadro indiziario raccolto sono state emesse le due misure cautelari a cui sono state notificate in carcere dove si trovavano detenuti per altre cause.
Oltre agli arresti domiciliari per Cutè e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Gatto, il Gip ha disposto il sequestro preventivo di una ditta individuale formalmente intestata ad un parente di Cutè, per la gestione di una sala scommesse.