Nel lungo testo della interrogazione che ripercorre il dramma del viadotto Ritiro appena dopo l’uscita di Giostra – ora obbligatoria per chi entra a Messina – si chiede all’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti un tavolo tecnico per trovare delle soluzioni alternative perché “quelle sinora trovate – commenta Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per Lega Sicilia per Salvini Premier – sono cerotti su una emorragia.
Infatti quel tratto in entrata a Messina, dalla Galleria Telegrafo all’uscita a Giostra, è in perenne blocco. Ogni mattina si contano chilometri di vetture in fila. Vorremmo sapere intanto perché i lavori sono ripartiti così in ritardo rispetto alla ripresa post-lockdown e come sia possibile presentare ai turisti e ai pendolari una situazione di questo tipo. Una rotatoria minuscola dovrebbe reggere migliaia di passaggi di vetture ogni giorno che passano obbligatoriamente da un imbuto di 3 metri.
L’intera Sicilia passa da questo breve tratto bloccato. Vorremmo inoltre sapere perché la bretella che collega Giostra alla Galleria San Jachiddu risulti ancora chiusa nonostante in pronta consegna. La sua apertura darebbe fiato alla viabilità, almeno parzialmente. Le soluzioni sin qui adottate si sono dimostrate inefficaci e inadeguate. Bisogna trovarne di più coraggiose e urgenti.”