Il 42enne Pietro Giovanni Pappalardo è stato arrestato dai carabinieri ad Aci Catena nel catanese. L’uomo dovrà rispondere dei reati di rapina, lesioni personali aggravate e tentata estorsione.
L’arrestato, già sottoposto alla sorveglianza speciale, aveva individuato la sua vittima: un 37enne del posto. Dal giovane pretendeva 300 euro in contanti. Due gli episodi contestati in particolare all’arrestato. In un’occasione aveva pure picchiato il giovane insieme alla madre di 60 anni.
Lo scorso marzo Pappalardo, prima lanciando oggetti dal balcone verso madre e figlio, sarebbe poi sceso con un bastone in mano inveendo nei loro confronti, insultando pesantemente la donna, pretendendo la somma di denaro. Al loro rifiuto, li ha colpiti ripetutamente desistendo solo per l’intervento dei passanti ma non prima di gridare alla madre “se vai dai carabinieri ti ammazzo”.
Le vittime sono state visitate al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale. La donna ha riportato un’escoriazione al volto mentre l’uomo un’escoriazione alla guancia destra e contusione al braccio e all’arto inferiore con la presenza di piccoli ematomi superficiali con 3 giorni di prognosi per la madre e 4 per il figlio.
La denuncia nei suoi confronti, ha provocato l’aspro risentimento di Pappalardo che, nella tarda serata dello scorso 21 aprile, aveva sorpreso in strada la sua vittima accusandola di aver avvertito i carabinieri e chiamandola “sbirro”, quindi nuovamente, ricevuta risposta negativa alla sua richiesta di denaro, ha malmenato il poveretto colpendolo con un pugno al sopracciglio procurandogli una ferita lacero contusa edematosa al sopracciglio sinistro e sfilandogli il portafoglio in tasca impadronendosi di 65 euro in contanti.
I fatti sono stati riscontrati dai militari che hanno tradotto l’uomo nel carcere di Noto, centro in provincia di Siracusa.