“Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcune imprese ed alcuni tecnici del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS), confermano le preoccupazioni e le inadempienze riguardanti la gestione delle arterie viarie di sua competenza, come già nei mesi scorsi Unità Siciliana-LeApi aveva denunciato- dichiara Salvo Fleres, che di US è portavoce – Stiamo procedendo ad inoltrare alla Procura della Repubblica competente una nota con le osservazioni a suo tempo formulate e per le quali il CAS non si è mai preoccupato di rispondere. Mi auguro che lo farà ai magistrati.
L’autostrada Catania-Messina in realtà non è un’autostrada, in quanto non dispone lungo tutto il percorso di corsia di emergenza, con grave pregiudizio per gli automobilisti e per i mezzi di soccorso. Di conseguenza, nell’esposto chiediamo l’abbattimento del pedaggio in attesa che la sede stradale venga a messa a norma.
Purtroppo – prosegue Fleres– le autostrade siciliane, sia quelle gestite dall’ANAS, sia quelle gestite dal CAS, sono accomunate da alcuni elementi: la lentezza nei lavori, l’inadeguatezza degli apparati di sicurezza, una scarsa manutenzione, la loro incompletezza funzionale. Senza strade, senza ponte e senza ferrovie, per la Sicilia non può esserci futuro. Con i partiti nazionali bisogna parlare di questo non certo di seggi o di sottogoverni, come stanno facendo alcuni ascari.”