Riceviamo e pubblichiamo un articolo giunto alla nostra redazione a firma di Teresa Frusteri sulle vicende politiche che stanno tenendo banco in questo mese.
Il mese di giugno sembra non essere uno dei più fortunati per l’assessore Antonio Scurria, infatti i tentativi di minimizzare la mancanza di ottemperanza davanti a una sentenza della Corte di Cassazione, in cui si ordinava una retrocessione del fabbricato dell’assessore, sembra non avere avuto i risultati da lui sperati. infatti pochissimi sono stati i cittadini che hanno creduto alla versione dello Scurria. All’incresciosa vicenda se ne aggiunge un’altra:
L’Assessore Scurria subito dopo essere stato chiamato in causa ha evidenziato di sentirsi assolutamente tranquillo, ha pure ironizzato sul proprio profilo Facebook, con un post in cui afferma “La montagna ha partorito il solito Topolino” ed un altro in cui dice – “Occhio alla Bufala, provando a minimizzare.
Ma questo mese di giugno non sembra particolarmente fortunato per Scurria, visto che si ha notizia che nei giorni scorsi, i Carabinieri di Sant’Agata Militello, su delega della Procura della Repubblica di Patti, si sono recati negli uffici del Comune per acquisire documentazione relativa all’indennità di carica dell’Assessore Antonio Scurria.
Si ha notizia di un esposto penale presentano contro lo stesso assessore e sottoscritto da uno storico esponente della politica santagatese, che ha chiesto ragione del fatto che il sito internet del Comune, nella sezione “amministrazione trasparente”, da tempo risulta in manutenzione e non consente di acquisire i dati che obbligatoriamente devono essere pubblicati, quali le indennità di carica degli amministratori, ed ha chiesto di verificare se la circostanza che Scurria percepisce l’indennità di carica per intero (secondo i dati pubblicati sul sito Glpres € 1.293,22 mensili), possa costituire fattispecie di reato in considerazione del fatto che, secondo informazioni assunte, lo stesso nel 2019 ha prestato attività di lavoratore subordinato, in presenza della quale l’indennità di carica deve essere dimezzata se non è stata chiesta l’aspettativa.
Nell’esposto presentato è stato espressamente richiesto agli organi acquirenti, di acquisire presso il Comune di Sant’Agata Militello l’importo delle somme percepite mensilmente da Scurria Antonino per indennità di carica, per verificare se l’indennità corrisposta sia stata oggetto o meno di dimezzamento, nonché di verificare se per il periodo in questione, in tutto o in parte, lo Scurria fosse titolare o meno di rapporto di lavoro subordinato, evidenziando che in tal caso “potrebbe essere integrato il delitto di abuso d’ufficio, ovvero, quello di cui all’art. 316 ter (salva l’applicabilità della più grave fattispecie di cui all’art. 640 bis c.p.), peraltro nella forma aggravata per essere stato il fatto commesso da un pubblico ufficiale, in concorso col reato di falso, per l’ipotesi in cui fossero state presentate dichiarazioni false o reticenti per giustificare la mancata riduzione dell’indennità de quo, ovvero qualora tali informazioni fossero state dolosamente omesse”.
Nell’esposto è stato chiarito “di non avere elementi concreti per sostenere che Scurria Antonino abbia compiuto dei reati, per cui ben potrebbe essere assolutamente a posto rispetto alla legge. Scurria ha tutto il diritto di difendersi in sede giudiziaria e l’auspicio è che riesca a dimostrare di avere sempre operato nella piena legalità, ma vista la notorietà del personaggio e l’importante ruolo che ha assunto in questo mandato amministrativo, in cui si pone come vero e proprio deus ex machina del Comune di Sant’Agata, non può certo dolersi se l’informazione ed il dibattito politico si occupano di lui e tentino di fare luce su quelli che altro non sono che atti amministrativi di pubblico interesse”.
Teresa Frusteri