In collaborazione con la soprintendenza del mare, BCsicilia e guardia di finanza è stata recuperata un’ancora di epoca ellenistico-romana nei fondali di San Vito Lo Capo, nel trapanese.
L’operazione di recupero ha la particolarità di presentare una decorazione a rilievo di delfino su uno dei due bracci. L’animale è considerato tra i simboli marini legati ad Afrodite Euploia, uno dei più beneauguranti per la navigazione.
L’operazione ha avuto inizio dalla comunicazione di Marcello Basile, gestore di un diving a San Vito Lo Capo che aveva segnalato la necessità di mettere in sicurezza un’ancora per evitare che il reperto venisse rubato. L’operazione è stata effettuata con il tenente Sebastiano della guardia di finanza sezione operativa navale di Trapani stazione di Palermo, al comando dell’unità navale BS 1301.
La soprintendenza del mare era rappresentata da Stefano Vinciguera, istruttore direttivo coordinatore delle operazioni in immersione e rilievo foto e video, in collaborazione con il gruppo subacqueo di BCsicilia coordinato dall’ingegnere Gaetano Lino, insieme ai volontari Salvatore Ferrara e Giampiero Tomasello. Presente ance il segnalatore Marcello Basile, conoscitore del sito.
Il reperto è stato recuperato ad una profondità di circa 20 metri. Sul posto è stata collocata una targhetta ed è stata inoltre rilevata la posizione con il GPS. L’interessante reperto è stato successivamente trasportato a Palermo nella sede della Soprintendente del Mare.