Adescava minorenni su internet. Con le pesanti accuse di violenza sessuale, pornografia minorile e adescamento di minorenni, gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato un 53enne di un comune della provincia di Caltanissetta. A presentare la denuncia è stata la madre di un minorenne.
A finire nei guai F.G., 53enne residente in un comune della provincia. La signora aveva presentato una denuncia per violenza sessuale lo scorso agosto. Il cinquantatreenne, la scorsa estate, dopo aver adescato il minore, appena sedicenne, lo ha indotto a subire e compiere atti sessuali abusando delle condizioni d’inferiorità psichica dello stesso.
Nel corso delle indagini avviate dalla squadra mobile di Caltanissetta dopo aver ricevuto la denuncia, è emerso che l’indagato intratteneva rapporto omosessuali con altri uomini, lasciandosi andare a confidenze riguardanti i suoi gusti verso minorenni, anche al di sotto dei 14 anni.
Le risultanze investigative hanno consentito, fin da subito, di provare che l’odierno arrestato era solito adescare minorenni che sono stati compiutamente identificati cercando, in un primo momento, di carpire la loro benevolenza, parlando dei loro interessi o dei loro hobbies, per arrivare poi a sollecitare alcune loro curiosità sessuali e a entrare così più in intimità con loro.
Dopo aver avviato le relazioni attraverso le app Messanger, Whatsapp e simili, fatte di scambi di messaggi, lusinghe e foto a sfondo sessuale, il 53enne aumentava le sue avances fino a proporre loro incontri di persona per atti sessuali. Le condotte criminose dell’indagato sono state poste in essere secondo un preciso schema. L’indagato individuava un minore, provava a carpirne la fiducia riempiendo la sua quotidianità di attenzioni e lusinghe, fino a spingerlo a inviargli foto a sfondo sessuale.
Quando riusciva nel suo intento, consumava atti sessuali, solitamente presso la sua abitazione o all’interno della sua auto. In altre occasioni, gli atti sessuali, dopo lunghe insistenze, sono stati compiuti attraverso videochiamate. Le perverse abitudini dell’arrestato si sono ripetute quasi quotidianamente con la stessa cadenza in quanto egli contattava i minori, li attirava nella sua casa per fini sessuali. La scusa era quella di fargli vedere la sua collezione di modellini o di giocare con i videogiochi, arrivando a chiedergli di consumare alcool o fumare con lui.
Alle volte l’uomo li attirava anche solo proponendo loro un giro in auto. Nell’ambito della sudditanza psicologica che ingenerava nei minori che adescava, l’uomo li induceva a non rivelare alcun dettaglio delle loro conversazioni, delle loro chat o che si scambiassero foto di parti intime.
Questa mattina gli agenti della squadra mobile hanno eseguito numerose perquisizioni a carico di soggetti vicini all’arrestato per la ricerca di materiale pedopornografico, sequestrando cellulari e personal computer che sono ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.