Nei piccoli centri di tutta Italia sono custoditi tesori preziosi di inestimabile valore non soltanto dal punto di vista artistico, architettonico e culturale, ma sono anche luoghi del cuore. Posti che hanno fatto parte della vita privata e pubblica di una comunità proprio come la chiesa di San Francesco con annesso ex convento ormai diroccato a Tortorici, nel messinese.
La chiesa, monumento nazionale, con al suo interno un pregevole e bellissimo soffitto ligneo riccamente decorato, è candidato fra i “luoghi del cuore del Fai”, campagna giunta alla sua decima edizione e che si articola su un ciclo biennale. Negli anni pari, quindi nel 2020 in questo caso, viene lanciato un censimento dedicato al patrimonio artistico, culturale e paesaggistico italiano. Da maggio a novembre si potrà votare la chiesa di San Francesco di Tortorici che oggi si trova al 44° posto con 329 voti. Ma la campagna è appena iniziata .
Se si riuscirà ad ottenere un considerevole numero di voti, si potrebbe pensare a diversi progetti per il rilancio, il recupero e il restauro della chiesa con annesso ex convento ormai in rovina.
La chiesa è stata ricostruita in una posizione elevata e che si affaccia sulla piazza duomo su cui si affaccia anche la chiesa di Maria Santissima Assunta, nel 1602. Ma le sue origini sono più antiche, risalgono al 1400, precisamente al 1432 come testimonia la data scolpita da Gaspar de Ismiriglia nel portale che rappresenta il classico simbolo dei francescani. Il portale venne poi ultimato in epoca successiva, come si può evincere chiaramente dalla differenza di stile (le porte laterali sono del 1686).
Attaccati alla chiesa il campanile e l’orologio meccanico probabilmente costruito intorno al 1700 e i resti dell’ex convento, attivo fino al 1866, e l’ex chiostro di cui resta solo una colonna posta sul muro laterale, di fronte alla chiesa.
L’interno della chiesa, tutto in pietra, a tre navate, è scandito da due ordini di colonne monolitiche lisce con archi a sesto acuto. Al centro l’altare maggiore costruito nel 1689 con un disegno nel capolino dell’Eterno padre, interamente in legno. Il pavimento dell’altare era stato realizzato con i mattoni di Valenzia del 1600, ancora conservati, mentre il resto della chiesa ha il pavimento in rosso di san Marco e pietra locale. Diverse le opere che custodisce la chiesa. Fra queste il gruppo marmoreo di San Francesco e Frate Leone commissionato ad Antonello Gagini nel 1535 ed eseguito dai suoi figli nel 1559 e il crocifisso ligneo del 1600 di Fra Umile da Petralia, al secolo Giovan Francesco Pintorno.
La chiesa di San Francesco conserva al suo interno per tutto l’anno anche l’antica e molto bella vara del patrono San Sebastiano, restaurata nel 2004 e alle sue spalle la statua di San Cataldo, l’antico patrono della cittadina che venne poi “rimpiazzato” dal culto del soldato martire romano Sebastiano.
Mirabile il soffitto ligneo tutto dipinto con al centro le figure di Sant’Antonino, San Francesco e dell’Immacolata, decorato dal celebre Giuseppe Tomasi da Tortorici nel 1600.
Ci sarà tempo fino al 30 novembre per votare i luoghi del cuore sul sito del Fai. Per farlo bisognerà semplicemente registrarsi con la propria mail e cliccare sulla foto della chiesa di San Francesco di Tortorici.