Bronte (Ct): truffa ad una tabaccheria, donna denunciata

Una donna campana è stata denunciata a Bronte, nel catanese, per una truffa ai danni di una tabaccheria. La dipendente della tabaccheria ha raccontato che già da almeno una settimana prima aveva notato la persistenza di alcuni malfunzionamento nel terminale della Lis Ip Spa.

Al disservizio per cui ancora oggi non è stata chiarita la modalità di generazione, è seguita la telefonata di un sedicente tecnico della Lottomatica che, con fare professionale e senza alcun inflessione dialettale, le confermava di aver riscontrato da collegamento remoto le anomalie sul sistema offrendo la propria disponibilità a risolvere il problema con un intervento online.

L’uomo, con grande disponibilità e modi garbati ha impartito alla dipendente del tabacchino delle istruzioni chiedendole il numero di cellulare per parlare tramite whatsapp, facendole riavviare il terminale, fornendole un codice che sarebbe dovuto essere di “verifica” con un numero 99666 abbinato alla dicitura “invalida transazione” ed un numero di carta postepay di prova da inserire. Inoltre, alla donna è stato raccomandato di procurarsi un codice fiscale differente da quello del titolare della tabaccheria.

La malcapitata ha pensato di far bene seguendo le indicazioni telefoniche trovandosi anche ad affrontare l’emergenza con una fila di clienti in attesa.

In questo modo il truffatore ha “gestito” la tabaccaia facendole fare inconsapevolmente per ben tre volte un versamento di 996,66 euro (il codice di verifica) per un importo di quasi 3 mila euro venendo poi interrotto da un altro dipendente della rivendita, intervenuto non appena resosi conto di cosa stesse realmente accadendo.

Le attività d’indagine svolte dai militari hanno evidenziato che il riconoscimento di riconoscimento, utilizzato per l’attivazione dell’utenza cellulare con cui la malcapitata interloquiva con il truffatore, era stato contraffatto. L’intestataria della carta Postepay beneficiaria dell’importo truffato era da identificarsi nella giovane di Torre Annunziata, probabilmente solo un ingranaggio di una ben più complessa macchina criminale.

 

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