Era stanca di subire violenze e umiliazioni dai suoi familiari. Così una ragazza di 20 anni, al termine di una lite, cacciata di casa e senza la figlia neonata, ha deciso di denunciare il padre, la madre e due fratelli per maltrattamenti in famiglia nei suoi confronti.
Al termine dell’ennesima lite la ragazza è finita per strada e ha denunciato l’accaduto alla polizia. L’agente tranquillizzava la ragazza al telefono mentre le pattuglie sono andate sul posto in suo soccorso. La giovane vittima ha raccontato di volersi allontanare dal proprio nucleo familiare per violenze fisiche e psicologiche subite da tempo, mai denunciate per paura di ritorsioni. I suoi familiari, inoltre, le avrebbero impedito di cercare un lavoro perché donna.
Gli agenti hanno identificato padre, madre e fratelli mentre si trovavano in casa e qui hanno preso la neonata, figlia della ventenne e in quei momenti sono stati oggetto di ripetuti insulti e aggressioni.
L’intera famiglia si opponeva al fatto che la piccola lasciasse la famiglia. L’intervento degli agenti ha ricongiunto la neonata alla madre ed entrambe, su disposizione della procura della repubblica al tribunale per i minorenni, sono state collocate al sicuro in una struttura che accoglie donne vittime di violenza.