Ragusa: per il 168° anniversario della polizia, cerimonia in memoria dei caduti

Ricorre oggi il 168° anniversario della fondazione della polizia di Stato. A Ragusa si è tenuta una cerimonia in memoria dei caduti. Si è trattato di una sobria cerimonia in forma simbolica, con la sola deposizione di una corona in memoria dei caduti da parte del questore, Pinuccia Albertina Agnello alla presenza del prefetto, Filippina Cocuzza.

Anche quest’anno il tema della celebrazione è stato individuato nel motto “esserci sempre”.

Significativi sono stati i risultati raggiunti nell’ambito del contrasto alla criminalità operante sul territorio della provincia grazie al costante impegno delle strutture investigative della squadra mobile ragusana e delle squadre di polizia dei commissariati di Modica, Vittoria e Comiso.

Le operazioni di polizia giudiziaria eseguite nel corso del 2019 e nei primi mesi del 2020 hanno meritato il giusto riconoscimento da parte dell’opinione pubblica, anche grazie all’attenzione dei mass-media e degli organi di stampa, in totale sintonia con la procura di Ragusa con la procura, con la procura distrettuale antimafia e la procura dei minori di Catania.

A titolo di esempio, si richiamano: il ritrovamento a Vittoria nel mese di maggio di un vero arsenale (30 armi e circa 2.000 munizioni) che ha prodotto il più ingente sequestro di armi degli ultimi 20 anni e ha permesso l’arresto dei due detentori illegali. O, ancora, l’operazione “Green house” che ha visto l’arresto nel mese di giugno di 5 persone, tra cui una donna, tutti coinvolti in un’attività di sfruttamento della prostituzione in danno di una minorenne romena in territorio di Acate; l’individuazione e il fermo dell’autore di un tentato omicidio avvenuto a Vittoria nel mese di giugno la cui commissione non è mai stata denunciata dalla vittima.

Nel corso dell’anno è stato anche arrestato l’autore del duplice omicidio stradale avvenuto a Vittoria a luglio che ha provocato la crudele morte dei cugini Simone e Alessio D’Antonio, destando particolare clamore per la tragicità dell’evento.

Da ricordare anche l’operazione “Plastic free” che ha condotto nel mese di ottobre all’arresto di 15 persone per associazione di stampo mafioso collegata alla Stidda finalizzata al traffico illecito di rifiuti pericolosi e al sequestro delle società coinvolte operanti sul territorio di Vittoria e Acate. Gli agenti nel corso dell’anno hanno ricostruito anche un conflitto a fuoco avvenuto in un quartiere popolare di Vittoria nel mese di novembre e maturato nel contesto dello spaccio di droga, con l’individuazione e l’arresto di tre persone resisi responsabili di tentato omicidio nei confronti di un extracomunitario. Ricostruita una lite avvenuta per futili motivi nel centro di Vittoria nel mese di gennaio 2020 con uso di armi da fuoco e degenerata nel ferimento di due giovani e l’individuazione dell’autore del gesto che veniva sottoposto a fermo.

Negli ultimi 12 mesi sono stati arrestati due insegnanti di una scuola materna di Vittoria nel mese di gennaio 2020 per maltrattamenti e lesioni dei bambini che gli erano stati affidati. Operazione “Free Fields” nel mese di febbraio 2020 che ha consentito l’arresto di tre soggetti per episodi estorsivi aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare un’articolazione territoriale, operante su Gela, dell’associazione di stampo mafioso Cosa nostra.

Nel campo del contrasto al fenomeno della droga, diversi sono stati i sequestri di considerevoli quantitativi di droga in vari contesti operativi con la contestuale esecuzione di numerosi arresti di corrieri e spacciatori.

Anche nel settore dell’immigrazione clandestina, soddisfacenti risultati sono stati raggiunti grazie alle attività condotte dalla sezione specializzata della squadra mobile, in occasione dei vari sbarchi presso il porto di Pozzallo con 37 fermi e 17 d.p.l.

Particolare attenzione è stata rivolta alle problematiche connesse alla violenza di genere per contrastare la quale sono state adottate diverse iniziative di sensibilizzazione ed informazione sul fenomeno con la presenza del camper della polizia di Stato nelle piazze e nelle scuole e con l’azione degli esperti nel settore, che operano in perfetta sinergia con le organizzazioni sociali e le istituzioni interessate, tra cui innanzitutto la locale prefettura e la cui professionalità ha consentito un’equilibrata adozione dei provvedimenti amministrativi e giudiziari previsti.

Proficui, per il contrasto al fenomeno, l’applicazione della normativa del cosiddetto “codice rosso” che, entrata in vigore nell’agosto 2019, ha permesso in più casi l’esecuzione di tempestive misure restrittive a carico degli autori delle violenze nonché i provvedimenti di ammonimento per atti persecutori e per condotte riconducibili ai reati di percosse e lesioni personali in ambito di violenza domestica.

E’ proprio nell’ottica del coinvolgimento e della partecipazione che si è sviluppata l’azione di sensibilizzazione svolta dal personale della questura di Ragusa, con la collaborazione della polizia stradale e postale, nelle rispettive materie di competenza, presso numerosi istituti scolastici della provincia e che ha coinvolto migliaia di studenti, sui temi di bullismo e cyber bullismo, violenza di genere, uso di droghe e abuso di alcool, sicurezza stradale, utilizzo dell’app Youpol e sui valori della legalità, con il diretto coinvolgimento di docenti e genitori.

Nel corso dell’anno su Facebook la questura ha ottenuto più di 23 mila follone e più di 19 mila like. Sui social network sono state veicolate informazioni utili per prevenire la commissione di reati e portare a conoscenza del cittadino iniziative e progetti di legalità oltre che notizie sui risultati dell’attività giornaliera svolta dagli agenti.

Rilevante il contributo fornito dalla Digos, che ha continuato a garantire ogni utile informazione per la predisposizione dei servizi di ordine pubblico, in stretto contatto con l’ufficio di Gabinetto del Questore; fondamentale l’azione di monitoraggio di ogni fenomeno socio-politico ed economico e il costante dialogo con gli ambienti sindacali,  politici e dell’associazionismo della Provincia.

Grazie all’attività di contrasto agli atti di violenza in occasione di manifestazioni sportive disimpegnata dalla Digos, sono stati emessi 26 DASPO a firma del Questore, dopo l’attenta analisi delle informazioni eseguita da parte della competente Divisione Anticrimine.

Puntuale l’attività di analisi sui soggetti stranieri ospitati presso l’Hotspot di Pozzallo e presso i centri di accoglienza locali i cui risultati hanno consentito la raccolta di preziose informazioni a garanzia della sicurezza dello Stato.

Anche il 2019 e questi primi mesi del 2020 sono stati di grande impegno per la Questura di Ragusa in termini di predisposizione di numerosissimi servizi di ordine pubblico, sempre in linea con le direttive di coordinamento della Prefettura e con il concorso prezioso e fondamentale delle altre Forze di Polizia e spesso anche delle Polizie Locali, con cui sono stati condivisi importanti momenti attraverso appositi Tavoli Tecnici. Emesse complessivamente 2011 Ordinanze dall’ufficio di Gabinetto. Hanno avuto luogo, in condizioni di sicurezza massima, diversi eventi di rilievo, tra cui il Giro d’Italia, manifestazioni automobilistiche, incontri di calcio, concerti e spettacoli, così come controlli straordinari del territorio avverso l’abusivismo, la contraffazione e l’ambulantato, il pascolo abusivo e, già dal mese di febbraio di quest’anno, avverso l’imprevedibile ed eccezionale diffusione epidemiologica da Coronavirus.

Non sono mancati i controlli di prevenzione antidroga presso le scuole della provincia con l’ausilio delle unità Cinofile della Polizia Stato.

Ben 26 tra sbarchi e trasferimenti di migranti all’Hotspot di Pozzallo hanno impegnato la Polizia di Stato nei servizi di identificazione con l’impiego di unità operative specializzate dell’Ufficio Immigrazione, della Squadra Mobile, della Digos e della Polizia Scientifica. I servizi di vigilanza e ordine pubblico presso la struttura di Pozzallo hanno visto impegnate ben 1664 unità della Polizia di Stato territoriale e più di 8000 unità dei Reparti organici.

Costante è stato l’impegno dell’Ufficio Immigrazione nella definizione delle Best Practices relative alle dinamiche dei flussi migratori, interloquendo con la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, con l’ E.A.S.O. (european asylum support office)  nella stesura di nuove S.O.P. (standard operative procedure) conseguenti al cd “accordo di Malta” che, come noto, ha registrato l’impegno formale da parte di Francia, Germania e Malta di prendersi carico di quote di immigrati sbarcati negli hotspot italiani a seguito di operazioni SAR da parte di navi delle ONG.  I brevi termini perentori dei 40 giorni che decorrono dalla data dello sbarco all’effettiva voluntary  relocation, hanno impegnato le unità dell’Ufficio Immigrazione e il personale specializzato della Polizia Scientifica per garantire l’esatta applicazione della normativa e delle procedure, anche con l’espulsione di cittadini extracomunitari dal territorio nazionale.

Altra importante realtà territoriale della Polizia di Stato della Provincia di Ragusa è la Specialità Polizia Stradale che, con le sue pattuglie auto e moto montate assicura il controllo del rispetto del codice della strada e delle normative speciali che attengono al trasporto pesante e al trasporto di cose ed animali nonché alla tutela del lavoratore e alla sicurezza della circolazione sulla viabilità extraurbana e statale. Fondamentale è l’azione della Polizia Stradale nel campo dei controlli finalizzati all’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti e di alcool condotti anche in collaborazione con l’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura.

Dopo un periodo di assenza dal territorio della provincia di Ragusa, nel mese di ottobre dello scorso anno è stata reistituita la nuova sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni, le cui indiscutibili e riconosciute competenze specialistiche nel campo dei reati informatici (computer crime) e di c.d. monetica o truffe on-line nonché dei reati contro la persona con l’utilizzo di social network e siti illegali (revenge porn e pedopornografia) completano l’azione di prevenzione e repressione condotta dai reparti investigativi della Polizia di Stato di questa provincia.

Tutto questo, grazie al diuturno impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, cui va ogni riconoscimento da parte del Questore di Ragusa.

L’azione di comando e direzione non può prescindere dalla costante attenzione nei confronti del personale operante e del prezioso contributo fornito in termini di sacrificio e dedizione al servizio istituzionale. In tale ottica, un ringraziamento particolare va a tutte le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno della provincia che non hanno mancato di rappresentare le reali esigenze del personale, contribuendo ad assicurare il rispetto delle prerogative poste a fondamento della contrattazione collettiva.

Ai “veterani” dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, attenti custodi dei valori e delle tradizioni della nostra istituzione, di cui mi onoro appartenere, tutta la gratitudine da parte del Questore e dei colleghi della provincia.

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