Sei persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri del comando provinciale insieme ai colleghi del nucleo cinofili per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga e connessi reati tutti aggravati dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’associazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi.
L’indagine, condotta dai carabinieri di Gravina tra gennaio e marzo del 2018 ha avuto origine dalle indagini dell’operazione “Notti bianche”. All’epoca l’indagine aveva permesso di individuare l’esistenza di un sodalizio criminoso promosso e diretto da appartenenti all’associazione di tipo mafioso Cappello-Bonaccorsi dedito alla commissione di reati con la cosiddetta spaccata dei bancomat tra Catania, Siracusa ed Enna..
Le operazioni hanno permesso di far emergere l’operatività dell’associazione finalizzata al traffico di droga. Tre le piazze di spaccio dislocate una a Francofonte, nel siracusano, gestita da Sebastiano Castiglia e le altre due attive nel catanese, nel quartiere PIgno, gestita da Sebasitano Miano e Alfredo Blancato e nel quartiere Librino, nella cosiddetta Fossa dei leoni, la piazza invece veniva gestita da Rosario Ragonese e Maurizio Girone.
I proventi derivati dallo spaccio di droga venivano utilizzati per assicurare il mantenimento in carcere dei detenuti e a favorire gli interessi del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. Tanti i soldi che il gruppo criminale riusciva a racimolare che con le banconote venivano scritte delle frasi sul letto e in un caso addirittura un neonato era stato coperto di soldi all’interno della propria culla.
Gli arrestati, inoltre, avevano nella loro disponibilità anche armi da guerra. Le manette sono scattate ai polsi di Alfredo Blancato, 37 anni, Sebastiano Miano, 26 anni; Salvatore Musumeci, 26 anni; Federico Silicato, 31 anni; Sebastiano Castiglia, 32 anni e Gaetano Spataro, 25 anni.