Le magliette bianche italiane sono accanto ai cittadini di Milazzo e della zona della valle del Mela, nel messinese. In generale le magliette bianche rappresentano i cittadini che hanno a cuore la tutela della salute e dell’ambiente in quanto vivono all’interno o in prossimità di territori gravemente inquinati, classificati dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dalle regioni come Sin o Sir, o in territori in cui gli standard di qualità ambientale comunitari per aria, acqua o suolo potrebbero non essere rispettati.
“Auspichiamo un’attuazione piena delle leggi esistenti e la creazione di nuove norme nell’ottica di un’efficace tutela della salute – scrivono le magliette bianche – con un ruolo operativo e di coordinamento del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Chiediamo inoltre procedimenti amministrativi e penali rapidi ed efficaci, affinché il principio “chi inquina paga” sia realmente rispettato e siano finanziate le bonifiche anche dalle aziende colpevoli, con ristoro dei danni subiti dalla collettività. L’iniziativa delle magliette bianche – si legge nel comunicato – scaturisce dalla voglia di far rinascere i territori dove viviamo facendo leva sulla nostra sensibilità di cittadini colpiti da decenni dall’inquinamento industriale e desiderosi di vivere in ambienti salubri e bonificati, oggi ottenibili con le nuove tecnologie maturate dal progresso scientifico. Siamo semplici cittadini con indosso delle magliette bianche, prive di qualsiasi ulteriore segno distintivo, che presenziano pacificamente per i loro diritti in luoghi pubblici o a libero accesso ed ognuno può unirsi a noi”.
Le magliette bianche chiedono un cronoprogramma non derogabile per bonifiche, finanziamenti e responsabilità, sorveglianza epidemiologica nei lea e cure gratuite; valutazione impatto sanitario, valutazione integrata ambientale e sanitaria, coordinamento interforze per controlli sui reati ambientali ed inasprimento delle pene, creazione di una Dda dell’ambiente esemplificazione all’accesso alla giustizia per i cittadini, cancellazione dell’attuale analisi di rischio, cancellazione dell’articolo 242 bis sulle procedure semplificate ed abolizione della VIA postuma o a sanatoria, ridefinire la responsabilità dei comuni, accessibilità alla documentazione connesse alle procedure di bonifica nei Sin, la creazione di un piano industriale italiano volto al cambiamento delle politiche produttive con una normativa che incentivi la realizzazione di prodotti ecosostenibili venduti in imballaggi compostabili”.
Le magliette bianche saranno presenti a Gela, Sulcis, Livorno, Augusta, bacino del fiume Sacco, Massa, Carrara, Biancavilla, Bari, Manfredonia, Casale Monferrato, Val Basento, Orbetello, Taranto, Trieste, Falconara, Mantova, Brescia, Crotone, Civitavecchia, Bussi, Firenze, Val Basento, Bologna, Piombino, Milazzo, delegazione all’angelus del Santo Padre, Vaticano.