L’Unione Europea richiama l’Italia alla stabilizzazione dei precari della PA compresi i Forestali. Il tribunale di Ragusa, riconosce il diritto al risarcimento del danno per “abusiva reiterazione dei contratti a termine” perpetrato verso i lavoratori forestali e per ciò la Regione dovrà pagargli dieci mensilità.
La Sentenza n. 3189/2019 sancisce il divieto di reiterare un contratto a termine nella PA. In pratica tra interventi del legislatore, della Corte di Strasburgo, della Corte di Giustizia UE, della Corte Costituzionale italiana e delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la Regione Siciliana, parafrasando un termine pugilistico, è messa all’angolo e non riesce a uscire dalle corde, anzi continua a proporre fantasiose soluzioni alla ormai “divina questio” della stabilizzazione che affosseranno ancora di più nel ridicolo il Governo Regionale.
Nell’ultimo incontro tra gli Assessori all’Agricoltura ed al Territorio, rappresentati dai loro rispettivi Dirigenti e le OO.SS. autonome, si è svolta l’ennesima sceneggiata che il Sinalp con i suoi esponenti, Matteo Cannella Segretario Nazionale del Comparto Forestali e Andrea Monteleone Segretario Generale Regionale definiscono come palesemente offensiva per tutti i lavoratori forestali siciliani.
L’offensivo e palese tentativo da parte della Politica Regionale, che ha l’intera colpa del non aver saputo gestire correttamente il fenomeno, di rendere inoffensivo l’attacco concentrico tra giustizia italiana, europea e Corte Costituzionale che la Sicilia sta subendo, va combattuto senza alcun tentennamento o resa.
Ascoltare nei locali dell’Assessorato Regionale al Territorio che la Regione Siciliana sta lavorando ad una sorta di liberatoria conciliativa con la quale i lavoratori dovranno rinunciare a loro diritti costituzionalmente sanciti merita la massima indignazione di tutti i siciliani che hanno a cuore il bene della propria isola e dei propri abitanti.
La Politica Regionale da oltre 30 anni prende in giro e offende profondamente l’onorabilità di ben 19 mila forestali, senza aver mai avuto un minimo di sussulto di dignità riconoscendogli l’elementare diritto alla vita ed al lavoro che spetta a tutti gli esseri umani organizzati in qualunque consesso che si dichiari civile.
Il Sinalp, non accettando questo ennesimo tentativo truffa che si vorrebbe perpetrare per l’ennesima volta verso il diritto al lavoro dei forestali siciliani, ha deciso di dare il via ad una azione sindacale forte che costringa la Regione Siciliana a dare il via ad un programma di stabilizzazione dei lavoratori assumendoli a tempo pieno ed indeterminato contestualmente ad un sistema di incentivi alla pensione per tutti coloro i quali hanno ormai raggiunto i requisiti per questo importante traguardo della vita.
In tal modo con una incidenza economica “ragionavole” sulle tasche dei Siciliani si chiuderà la vergognosa, vigliacca ed offensiva pagina del precariato forestale in Sicilia. Così scrive la direzione regionale Sinalp Sicilia.