Grani provenienti dal Canada sono arrivati al porto di Catania. In merito si era alzata una protesta perché i grani siciliani non vengono trattati con il glifosato, sostanza ritenuta cancerogena e che viene utilizzata ampiamente all’estero, soprattutto in Canada, nelle coltivazioni di grano. Oggi è stato presentato un esposto alla procura contro la consegna del grano e i mancati controlli pubblici sui grani importati.
“I siciliani – dichiara Salvo Fleres, coordinatore di Siciliani verso la costituente – hanno diritto a consumare grano non nocivo, a dispetto delle convenienze e delle connivenze di chiunque. Nei nostri porti continuano ad arrivare carichi di grano in genere proveniente dal Canada, dove è noto che viene fatto maturare artificialmente attraverso l’uso del glifosato.
Non siamo noi a scoprire quanto ciò possa nuocere alla salute, dato che l’Iarc, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’organizzazione mondiale della sanità ha catalogato il glifosato tra le sostanze potenzialmente cancerogene.
Stranamente – prosegue Fleres – nessun ente pubblico in Sicilia è accreditato per l’analisi del grano, né Arpa, né le università, né l’istituto regionale di Granicoltura, finanziato e controllato dalla regione siciliana attraverso il competente assessorato.
Preoccupato per tale negligenza istituzionale e della possibilità che tale grano possa essere immesso nel mercato, sia in forma grezza che in forme di farine o derivati, mescolato al grano siciliano, ho presentato ai carabinieri di Catania e oggi al procuratore di Catania, un esposto”.
Nell’esposto viene chiesto di valutare eventuali violazioni delle norme penali a tutela della salute pubblica, “nonché della trasparenza e tracciabilità delle merci e – conclude Fleres – di disporre il sequestro del prodotto sia per eventuali accertamenti che per evitare che venga immesso nel mercato, miscelato al grano siciliano, assumendone tale denominazione, con inganno notevole e relativo pericolo per il consumatore”.