Il Segretario Generale Francesco Fucile e il Responsabile Dipartimento Funzioni Centrali della FP CGIL Sergio Fucile, auspicano che il 2020 possa essere l’anno decisivo in cui si affrontino e vengano definitivamente risolti gli annosi problemi che hanno finora investito non solo i dipendenti giudiziari, ma l’intera macchina della giustizia, in termini di adeguata organizzazione interna ed efficienza.
All’inaugurazione dell’anno giudiziario il Presidente della Corte di Appello Michele Gallucio ha elogiato il brillanti risultati ottenuti sia nel settore civile che penale del Distretto giudiziario messinese in termini di durata media dei processi, nonché la drastica riduzione delle pendenze dei procedimenti. Concordiamo con la denuncia fatta in seno all’inaugurazione per quanto concerne l’ammontare dei fitti passivi – oltre un milione di euro l’anno – che il Ministero di giustizia deve sostenere per il mantenimento dei locali giudiziari messine con contratto di locazione e la necessità di accelerare i tempi per la realizzazione di un secondo palazzo di giustizia.
Tuttavia, nulla si è detto circa la grave e oggettiva inadeguatezza numerica degli organici del personale amministrativo giudiziario e gli enormi sforzi che i dipendenti devono affrontare ogni giorno per garantire il buon andamento degli Uffici e risposte più esaustive e celeri possibili all’utenza. Una carenza di organico che si è aggravata in maniera esponenziale negli due anni con l’ulteriore fuoriuscita di personale che ha beneficiato del pensionamento anticipato, c.d. Quota 100, introdotta dal precedente Governo giallo-verde, che ha creato in assenza di corrispondenti nuove assunzioni, un vera e propria emorragia di personale. Il recente concorso degli Assistenti Giudiziari ha colmato parzialmente le endemiche lacune di organico che si sono create negli uffici giudiziari, ma è lapalissiano che occorre un serio e concreto piano straordinario di assunzioni per alleggerire i carichi di lavoro dei dipendenti già in servizio, divenuti a dir poco insostenibili.
Personale giudiziario che, oltretutto, è ampiamente frustrato e demotivato per la consapevolezza di essere l’unico comparto pubblico a non avere provveduto negli ultimi dieci alle naturali e costanti progressioni giuridiche, che avrebbero ripagato la meritata professionalità acquisita, con conseguenti perdite economiche e di carriera.
La FP CGIL ha continuato e continuerà a confrontarsi con la parte pubblica per tutelare tutte le lavoratrici e i lavoratori giudiziari, ma anche per garantire il buon andamento degli Uffici del distretto giudiziario messinese. Stiamo costantemente proponendo a tutti i Dirigenti e Capi Uffici misure organizzative volte a : contenere gli orari e la durata delle udienze, ridurre i tempi di apertura al pubblico limitando il numero di “sportelli” all’uopo dedicati, istituire una maggiore flessibilità oraria per il personale, condividere soluzioni sulle criticità relative alla salute ed alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori giudiziari, essere coinvolti nei processi di valutazione e misurazione delle performance dei dipendenti, cercando di renderli più flessibili e oggettivi possibili.
Sono questi gli obiettivi che vogliamo raggiungere per ridare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori giudiziari, e le risposte che meritano di ricevere i cittadini messinesi.