Sono trascorsi già 13 anni da quando l’ispettore Filippo Raciti perse la vita sul lavoro, all’uscita dello stadio Massimino di Catania. Ancora oggi il suo ricordo è vivo e non solo in coloro che lo conoscevano personalmente. Come ogni anno anche quest’anno Filippo Raciti, perito a seguito degli scontri dell’incontro di calcio Catania-Palermo, è stato ricordato nella sua Catania.
Cerimonia e messa sobria e intima tra i familiari e i colleghi del X Reparto Mobile dell’Ispettore e i colleghi e i funzionari della Questura, ma sempre carica di emozioni.
Tutti uniti per un ricordo dell’uomo e del poliziotto che quel 2 febbraio 2007 con la sua morte in servizio ha lasciato un segno forte nelle anime di tutti gli agenti di polizia e che ha anche determinato un importante cambiamento di tutte le regole che governano le manifestazioni sportive.
Il rinnovare della memoria di Filippo Raciti, vittima del dovere e medaglia d’oro al valor civile, rappresenta per noi tutti un esempio dove la morte di un servitore dello Stato, ha radicalmente cambiato il mondo del calcio a Catania e non solo.
Come ogni anno, dopo il rito eucaristico è stata deposta una corona d’alloro presso il monumento dedicato a Raciti, nello spiazzo della “Tribuna Vip” dello stadio A. Massimino.
Nelle prime ore della mattinata, non è mancato un momento di raccoglimento presso la tomba di Filippo, nel cimitero di Acireale.