Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania hanno effettuato un sequestro finalizzato alla confisca di beni nei confronti di Antonino Rivilli e Carmelo Guglielmino, entrambi detenuti e ritenuti facenti parte del clan mafioso dei Mazzei.
La misura giunge a termine dell’indagine svolta nell’ambito dell’operazione Gisella eseguita il 30 aprile del 2019 dalla procura di Catania e che ha disarticolato la struttura organizzativa del gruppo criminale dei Tuppi, confederato alla famiglia dei Mazzei, cosiddetti Carcagnusi, storicamente affiliata a Cosa Nostra, operante a Misterbianco e paesi limitrofi, della quale i due odierni destinatari del provvedimento risultano essere elementi di assoluto rilievo.
Rivilli, in particolare, avrebbe svolto un ruolo propulsivo delle attività illecite dell’organizzazione con compiti di coordinamento tra gli affiliati, mentre Guglielmino si occupava principalmente della gestione della “cassa comune” e della suddivisione dei proventi della droga.
Gli accertamenti che hanno permesso l’emissione del decreto hanno permesso di rilevare la discordanza tra le fondi reddituali ufficialmente rilevabili, a fronte dell’effettivo patrimonio nella disponibilità di Antonino Rivilli, costituito da un’abitazione, un terreno, un’auto e diversi rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 850 mila euro, nonché di Carmelo Guglielmino costituito da un terreno, un magazzino, un’auto e rapporti finanziari per un valore complessivo di 150 mila euro.