Trapani (Pa): processo Scrigno, il comune chiederà un risarcimento da 1 milione

Il comune di Trapani richiederà un risarcimento di un milione di euro nel processo ai mafiosi del trapanese arrestati nell’ambito dell’operazione denominata Scrigno condotta dai carabinieri a marzo del 2019.

Oggi è iniziata l’udienza preliminare per i 29 indagati dal sostituto procuratore della Dda Gianluca De Leo e dall’aggiunto Paolo Guido. Il gup di Palermo, Filippo Serio, ha accolto tra le parti civili del processo 15 fra associazioni ed Enti locali.

Accolte dal Gup fra le parti civili anche le amministrazioni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Favignana, Paceco e Valderice che hanno singolarmente chiesto 500 mila euro di risarcimento, tutti ammessi limitatamente alle contestazioni di mafia.

Tra le parti civili ammesse anche le associazioni Centro studi Pio La Torre, Antiracket e antiusura di Trapani, Codici onlus, La verità vive di Marsala e Antonino Caponnetto.

Nel blitz dello scorso marzo furono arrestati l’ex deputato all’Ars, Paolo Ruggirello, il presunto capomafia Francesco Orlando e i fratelli Francesco e Pietro Virga, figli dell’allora capo mandamento arrestato nel 2001.

Sono state presentate anche richieste di riti alternativi su cui il gup si è riservato di decidere. Tre le richieste di patteggiamento per Filippo Tosto, Maria Stella Cardella e Leonardo Russo.

Il comune di Custonaci ancora non si è costituito parte civile nel procedimento penale, ma sta valutando la possibilità di farlo già da alcune settimane. Le ragioni che non hanno consentito di sciogliere la riserva in senso affermativo sono di natura tecnica e processuale e non certamente legate a mero opportunismo o, peggio, a connivenze con le persone imputate.

Lo afferma il sindaco Giuseppe Morfino, sottolineando che “l’ente non risulta essere stato individuato quale persona offesa o danneggiata dai reati contestati nell’operazione Scrigno e non ha mai ricevuto alcun avviso o provvedimento da parte dell’Autorità giudiziaria procedente”.

Non risulterebbero coinvolti soggetti legati alla città di Custonaci, ovvero che abbiano posto in essere reati di associazione mafiosa nell’ambito del territorio comunale.

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