Barcellona Pozzo di Gotto (Me): false polizze auto, 3 arresti

È stata denominata “Ghost insurance” l’operazione condotta dai carabinieri a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, che ha scoperto una truffa in campo assicurativo e finanziario. I tre indagati finiti in manette su disposizione del Gip di Barcellona a seguito dell’indagine diretta dal procuratore capo Emanuele Crescenti, dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizi abusivo di intermediazioni finanziarie e per aver emesso false polizze assicurative.

Le manette sono scattate ai polsi di Giuseppe Benvegna, 44 anni; Rosalia Benvegna, 46 anni e Nino Currò, 52 anni.

L’operazione di oggi ha permesso di smascherare un’organizzazione criminale ben radicata sul territorio che operava nella massima legalità e trasparenza. Già lo scorso anno si era proceduto al sequestro di un’agenzia assicurativa cui ancora oggi sono apposti i sigilli.

Nonostante la chiusura dell’ufficio era proseguita l’attività illegale. Gli indagati continuavano, dunque, a sottrarre denaro a proprietari di auto che erano inconsapevoli del rischio che correvano e dei pericoli che avrebbero potuto procurare ad altri automobilisti.

Il gruppo produceva contrassegni e contratti assicurativi poi risultati falsi. Così gli investigatori hanno proseguito con indagini più approfondite che hanno portato all’arresto delle sorelle Benvegna che gestivano l’agenzia assicurativa abusiva per cui figurava formalmente Nino Currò quale titolare, con regolare iscrizione all’albo degli agenti assicurativi.

I tre utilizzavano sofisticati sistemi informativi per redigere e stampare polizze assicurative false ma perfettamente uguali agli originali rilasciati da diverse compagnie assicuratici. Il gruppo riusciva così a vendere polizze a prezzi concorrenziali ad ignari acquirenti che erano convinti erroneamente di essere in regola.

Con l’operazione di oggi è stata smantellata l’organizzazione criminale dedita all’arricchimento illecito ripristinando, anche attraverso le indagini, la legalità nella circolazione stradale. L’indagine, inoltre, ha permesso di scoprire la truffa e il ripetersi di condotte illecite da parte di ignari automobilisti che non avrebbero ottenuto alcun risarcimento in caso di incidenti stradali. Centinaia i soggetti truffati ed un ampio volume di affari per i tre arrestati.

Nel corso dell’operazione sono state effettuate perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni acquisendo ulteriori documenti ed apparecchiature informatiche da cui potranno evincersi ulteriori dati e notizie utili agli investigatori. Per i tre si sono aperti i cancelli del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.

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