Il sindaco di Comiso, centro del ragusano, Maria Rita Schemabri, replica alle dichiarazioni della Lega di Comiso, a firma del commissario della sezione locale, Alfredo Raffaele Distefano.
“Ho appreso da una sola testata giornalistica che il commissario della Lega di Comiso si è profuso, con un impegno non indifferente, in dichiarazioni che non sono sembrate credibili neanche alla stampa tutta se è vero come è vero, che i giornalisti di questa provincia seguono con attenzione ed intelligenza le vicende legate all’aeroporto di Comiso.
Le notizie in merito all’aeroporto di Comiso, gli articoli e le dichiarazioni di questi giorni, a livello nazionale, regionale e locale, sono state più che chiare nel definire il giro di vite di un percorso che, nel breve volgere di pochi mesi, vedrà voli per la continuità territoriale, per l’incremento dei flussi turistici e, a partire dal sei di aprile, il bisettimanale per Torino. Ma a fronte di tutto ciò, il commissario della Lega di Comiso, come se fosse caduto sulla terra da un pianeta alieno ed in maniera del tutto decontestualizzata e personalistica rispetto alle linee politiche della Lega a livello regionale, accusa questa amministrazione, me in particolar modo, di non avere fatto nulla di tutto ciò, mi accusa di avere ridotto al 5% la quota pubblica di SOACO, dichiarazione falsa, mendace e speciosa.
Su questo particolare argomento, non tollero alcuna dichiarazione contraria: il Comune di Comiso detiene il 35% delle quote e chiunque dichiari il contrario se ne assumerà la responsabilità! Distefano, inoltre, mi accusa di avere dichiarato che i passeggeri all’aeroporto di Comiso sarebbero aumentati. Non l’ho mai detto. Ma è matematico e consequenziale che, incrementando le rotte, il numero dei passeggeri crescerà. Distefano pare abbia scoperto l’uovo di Colombo. Ma si sa, se si deve denigrare un sindaco, anche l’ovvio diventa una colpa. Potrei ancora continuare nell’elenco delle falsità dichiarate dal commissario della Lega e dei fatti che non stanno né in cielo né in terra come, per dirne un’altra, la presunta causa del temporaneo problema dei riscaldamenti del palazzo comunale: nessun “mancato approvvigionamento di combustibile”, ma solo un guasto alla caldaia.
Ma da una persona che, subito dopo il mio insediamento come sindaco, è venuta a porre richieste ben precise, mi posso aspettare un attacco del genere, visto il mio “gran rifiuto”. Infine, voglio ricordare a Distefano, che la politica nel suo più nobile significato, è servizio alla propria comunità, non un mezzo per raggiungere propri personalissimi interessi”.