Libia 1941 e Siria 2016. Due realtà lontane eppure così vicine perché unite da uno stesso destino di crudeltà per alcuni. All’istituto comprensivo San Domenico Savio di San Gregorio di Catania, la professoressa Rosaria Guglielmino ha organizzato un incontro con gli studenti di terza media seguiti dall’insegnante Laura Guccio sul tema dei “fenomeni migratori”.
Ospiti dell’istituto comprensivo il signor Sergio Porcarelli, figlio di Elvira, profuga libica che ha presentato il libro “Bengasi 1929” sulla storia della madre Elvira Sciacca. La signora Elvira, insieme a tanti italiani in Libia fuggì per raggiungere la Sicilia. Nel libro e durante la conferenza sono state illustrate le numerose difficoltà affrontate dalla signora Elvira per tornare in Sicilia, insieme alla sua famiglia, a 11 anni.
Il libro parla del periodo gioioso libico che per la signora Elvira, a causa della svolta razzista del regime fascista, si trasformò in un momento drammatico. Nel corso della sua vita la signora Elvira ha patito la fame, ha vissuto lo sfollamento, la guerra, il percorso da nomade.
Il volume “Bengasi 1929” è inserito nel patrimonio documentale dello Stato, sezione immigrazione migrazione e colonialismo. L’obiettivo è quello di mandare un messaggio di speranza e di istruire i giovani su questi fenomeni che seppur distanti da noi di qualche decennio, sono ancora oggi attuali.
Alla conferenza all’istituto Savio di San Gregorio a portare la propria testimonianza ai ragazzi anche l’avvocatessa Fatima Al Radi, Siriana, portata in salvo insieme alla famiglia grazie all’Unicef. Ai ragazzi Fatima ha spiegato il conflitto, l’orrore della guerra con le città distrutte, bombardate e il dover patire fame e sete. Ora Fatima è iscritta all’università telematica UniNettuno di Roma grazie ad una borsa di studio e frequenta il corso in Scienze psicologiche insieme al signor Porcarelli.