Venerdì prossimo 20 dicembre il palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina, nel messinese, ospiterà la presentazione del libro “L’albatro” di Simona Lo Iacono. Appuntamento venerdì alle 17.00 per l’appuntamento organizzato da BCsicilia e dal comune di Taormina.
Dopo l’introduzione di Francesca Gullotta, assessore comunale alla cultura e di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia, è previsto l’intervento di Maria Antonietta Ferraloro, docente e saggista. All’incontro sarà presente anche l’autrice.
Il libro “L’albatro” racconta di una storia ambientata a Palermo nel 1896. La famiglia è quella nobile di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ancora un bambino solitario, uno di quelli che preferiscono “le cose alle persone” e che rifuggono la compagnia.
Un giorno, dal nulla, nella sua vita arriva Antonno: un bambino bizzarro “tutto al contrario”. Se sfoglia un libro comincia dall’ultima pagina, se vuole andare avanti cammina all’indietro e conta al contrario, provando un’infinita pietà per gli zeri.
Per tutto il tempo della loro convivenza non c’è verso di fargli iniziare la settimana di lunedì o di togliergli dalla testa che si nasce morendo. Eppure Antonno, «l’albatro», come lui stesso si definirà (tenacissimo, l’albatro non abbandona il capitano nemmeno nella disgrazia) è l’unico spiraglio di luce in un’esistenza altrimenti buia e solitaria, l’unica compagnia di un bambino che vede e sente più degli altri, dotato di una sensibilità particolare, che lo porterà un giorno a diventare uno dei più grandi scrittori del Novecento. Ma all’improvviso, così come è arrivato, Antonno svanisce.
Divenuto adulto, Giuseppe partecipa alla guerra del 1915-18 come ufficiale, rimanendo nell’esercito fino al 1925; dopodiché si ritira a vita privata, viaggiando e dimorando per lunghi periodi all’estero, dove si dedica alla stesura di saggi e racconti che non darà alle stampe. Sarà solo quando metterà mano a una storia che cova dentro di sé da tempo, e che ha intenzione di intitolare Il Gattopardo, che Antonno tornerà da lui, e con il suo modo di fare al rovescio accenderà in Giuseppe Tomasi la consapevolezza che “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
L’autrice, Simona Lo Iacono, siracusana, classe 1970, è magistrato e lavora al tribunale di Catania. Ha pubblicato diversi racconti e libri e vinto concorsi letterari di poesia e narrativa. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo “Le streghe di Lenzavacche” selezionato tra i dodici finalisti del premio Strega. Nel 2017 ha pubblicato il Morso, vincitore del premio Recalmare-Sciascia.