Catania: femminicidio e cultura del rispetto

#Tunonseisola diventerà un progetto educativo al termine della settimana contro la violenza di genere. Si tratta di un percorso educativo e culturale che coinvolgerà scuole e università dell’isola.

Tanti gli appuntamenti della settimana per il progetto tunonseisola. Più di 2000 mila persone sono state raggiunte sui social e poi un treno speciale per la Sicilia, un albero della memoria, quattro convegni, un annullo postale, oltre 100 mila cartoline che verranno distribuite nelle scuole, negli esercizi commerciali, nelle sedi dell’associazionismo regionale, 10 km di filo srotolato tra le vie della Sicilia per simboleggiare la rete compatta a sostegno della causa, centinaia di foto di chi ha partecipato al challenge digitale nato per sensibilizzare la community. Sono questi i numeri del progetto #tunonseisola che in una settimana ha mobilitato istituzioni e società civile per dire stop al femminicidio.

Sono mariti, compagni, fidanzati che uccidono le donne generalmente in ambiente domestico. In media, una ogni due giorni – ha detto l’assessore regionale Antonio Scavone in apertura – un fenomeno che rappresenta un vero e proprio allarme sociale; una piaga di questa contemporaneità che contrasteremo non solo il 25 novembre, data in cui si celebra la Giornata internazionale, ma tutto l’anno, portando questo progetto coinvolgente e altamente comunicativo tra i banchi delle scuole e delle università. Abbiamo creato strumenti concreti per diffondere il messaggio e prevenire il fenomeno – dallo spot che proietteremo negli istituti siciliani alle cartoline con il QRcode che geolocalizza i CAV (Centri antiviolenza) – il prossimo passo sarà quello di cercare di mantenere alta l’attenzione sul tema”.

Durante il convegno docenti universitari, magistrati e imprenditori hanno affrontato il tema della violenza di genere con approfondimenti storici, sociologici, giuridici, psicologici e letterari: “ringrazio tutti coloro che hanno risposto prontamente alla chiamata contro il femminicidio – ha detto la consigliera regionale di parità Margherita Ferro – il simbolico fil rouge che ci accompagnato durante questo percorso, ha davvero legato i cuori e le menti di chi ha partecipato con grande trasporto al progetto #tunonseisola. La consapevolezza passa dalla cultura: istituiremo un comitato tecnico multidisciplinare per portare avanti molteplici iniziative durante tutto il corso dell’anno. Con le Donne del Vino, con Terziario Donna Confcommercio Catania e con le associazioni che si occupano di violenza di genere, siamo riusciti a creare nuove sinergie e comunione d’intenti per una causa in cui crediamo fortemente tutti: da qui parte, con grande entusiasmo, un nuovo percorso di valorizzazione dell’universo femminile”.

Stipuleremo nei prossimi giorni con l’assessorato regionale alla Famiglia e con l’ufficio della Consigliera di parità una convenzione per istituire presso il nostro dipartimento un punto di riferimento stabile per sviluppare ulteriori forme di collaborazione – ha spiegato il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania Giuseppe Vecchio – dai tirocini formativi allo studio sui fenomeni legati all’imprenditoria, passando per le attività formative e la convegnistica, l’apertura dell’università sarà totale con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni”.

Erano presenti all’incontro: la delegata dal rettore alle pari opportunità Adriana Di Stefano, l’assessore del comune di Catania Alessandro Porto,: il procuratore aggiunto presso il tribunale di Palermo Annamaria Picozzi; il sostituto procuratore del tribunale di Catania Anna Trinchillo; la professoressa Giovanna Fiume (Università di Palermo); la professoressa Paolina Mulè (Università di Catania); la professoressa Daniela Novarese (Università di Messina); il professore Stefano Salmeri (Università degli Studi Kore di Enna); la scrittrice Marinella Fiume; la direttrice artistica del Festival Naxoslegge Fulvia Toscano.

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