Mare in-genere, quando a vincere è lo sport. A Messina sabato scorso si è svolta l’iniziativa “Quando lo sport annulla la disparità” fortemente voluta da Maria Andaloro, ideatrice della campagna posto occupato e da Francesca Frisone, istruttrice subacquea, in occasione della giornata contro la violenza delle donne che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre.
Le condizioni metereologiche hanno obbligato a un cambio di programma: l’evento avrebbe dovuto aprirsi con una veleggiata con equipaggio tutto al femminile, per proseguire con un’immersione a Torre Faro, nel punto in cui – grazie a Posto Occupato – nel 2017 era stata deposta una targa in memoria delle vittime invisibili di violenza, su un fondale di 13 metri. A causa del forte vento di scirocco, la barca a vela concessa per l’occasione dall’Istituto Nautico di Messina Caio Duilio non ha potuto prendere il largo, ma l’equipaggio Stramba Crew, guidato da Donatella Alibrandi, si è comunque radunato al porticciolo della Marina del Nettuno, alla presenza della campionessa olimpionica di pallanuoto Silvia Bosurgi.
Nel frattempo, a Torre Faro sono cominciate le operazioni di preparazione all’immersione: venticinque i sub provenienti da Sicilia e Calabria che hanno voluto dare il loro contributo all’iniziativa, sposando la convinzione per cui lo sport possa e debba essere uno strumento per superare barriere e stereotipi di genere.
“Per le difficile condizioni meteo, la barca a vela non ha mollato le cime” racconta Maria Andaloro, “ma la sola presenza al porticciolo dell’equipaggio pronto a salpare e di tutti quanti hanno creduto nell’iniziativa e sono venuti per salutare la barca è stato un momento di grande potenza umana. Poi abbiamo raggiunto il punto in cui si trova la targa di Posto Occupato collocata due anni fa: ho rivissuto le stesse, fortissime emozioni. Così come è stato emozionante assistere alla preparazione dei sub, toccare con mano la loro commozione e la loro partecipazione, vederli immergersi e infine aspettarli al loro ritorno in superficie. Questa iniziativa non può non ripetersi, non può non estendersi durante tutto l’anno”.
“Con Mare In-Genere abbiamo voluto rinnovare il nostro impegno contro la violenza – spiega Francesca Frisone – violenza di genere e in genere, e abbiamo anche voluto rafforzare il messaggio relativo allo sport come spazio di uguaglianza, inclusione, e rispetto. Affinché domani le donne possano essere considerate alla stessa stregua degli uomini anche negli sport minori, in ambito professionale e dilettantistico. Grazie a tutte le donne e gli uomini che si sono uniti a noi per questo evento”.
Ecco tutte le realtà locali che hanno preso parte alla manifestazione e alle quali va il più sincero ringraziamento delle organizzatrici: Marina del Nettuno per l’ospitalità del porticciolo; la preside, gli insegnanti e gli allievi dell’Istituto Nautico Caio Duilio di Messina, per aver concesso la barca a vela; l’associazione Alumnime e la presidentessa Patrizia Accordino, per il patrocinio all’evento; la consigliera di Parità della Regione Sicilia Mariella Crisafulli; l’equipaggio di veliste Stramba Crew; i centri di immersioni di Sicilia e Calabria Mare Nostrum Diving (Palermo), Scilla Diving (Scilla), Megale Hellas Diving Center (Gioiosa Ionica), Tropea Diving (Tropea), Dugongo Team (Milazzo), Oloturia Sub (Messina), ASD Bimaris (Messina); SSD Windsurf Club Messina e #supmessina, impossibilitati a uscire in mare per via del forte vento ma comunque vicini; Alessia Zecchini, campionessa mondiale di apnea, per aver supportato Mare In-Genere con un videomessaggio in occasione della presentazione, lo scorso 21 novembre.