Due persone sono state arrestate e altre due denunciate dai carabinieri di Santo Stefano di Camastra, nel messinese, nel corso di servizi di controllo del territorio.
I carabinieri a San Fratello hanno arrestato il 43enne C.L., ritenuto responsabile di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio che era sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, commessi nella scorsa primavera.
Giovedì mattina i carabinieri hanno controllato C.L. nei pressi di un bar del piccolo centro nebroideo e lo hanno sottoposto a perquisizione personale trovandolo in possesso di 23 dosi di hashish e 245 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
I carabinieri del nucleo operativo, insieme a quelli della stazione, hanno effettuato la perquisizione anche presso l’abitazione dell’uomo trovando, nascosto nella sua camera da letto, un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi.
C.L. è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione della procura di Patti, tradotto nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Sempre nella giornata di giovedì, in attuazione di un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dalla procura di Messina, i carabinieri di Acquedolci hanno arrestato il 61enne M.C., condannato in via definitiva alla pena della reclusione di 1 anno e quattro mesi per falsità o omissioni nelle autocertificazioni o nelle dichiarazioni. I reati sono stati commessi a Messina nel 2010.
Venerdì sono state denunciate due persone in stato di libertà. A Cesarò i militari della locale stazione hanno denunciato un 30enne per l’ipotesi di reato di ricettazione. Nel corso di una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato e sequestrato due marchi auricolari per armenti riconducibili a due aziende zootecniche non collegate all’indagato.
Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri, uno dei marchi apparteneva ad un ovino già abbattuto da qualche tempo, mentre dell’altro era stato denunciato lo smarrimento dai proprietari. Nel pomeriggio, nel corso dei servizi di controllo del territorio, i carabinieri di Caronia hanno sorpreso una 56enne mentre stava bruciando un cumulo di rifiuti tra cui materiali plastici, metalli, lampadine e lattine.
I militari, dopo aver messo in sicurezza i luoghi, l’hanno denunciata alla procura di Patti per combustione illecita di rifiuti.