“Facciamo appello al governo e al parlamento regionali perché sostengano il provvedimento sulla storicizzazione della spesa fino al 2038 per i 5.000 lavoratori Asu siciliani. Tale decisione, infatti, non prevede nessun aggravio di costi (invarianza di saldi) per la Regione, garantirebbe la continuità lavorativa delle persone e di servizio degli enti, che già attualmente li utilizzano per erogare servizi a cittadini e imprese”.
Lo dicono il vicesegretario nazionale dell’Ale Ugl, Salvo Di Mattia, il vicesegretario regionale Mario Mingrino ed il componente della segreteria regionale Ugl, Rosolino Lucchese, a margine dell’incontro riservato tenutosi oggi fra l’assessore al lavoro Antonio Scavone e le organizzazioni sindacali.
“Si avvicina inesorabilmente – spiegano – la scadenza del 31 dicembre 2019, che mette fine all’erogazione del contributo quinquennale dato dalla Regione agli enti utilizzatori per la stabilizzazione degli Asu. Inoltre, è priva di fondamento l’indiscrezione per cui la Regione stia pensando di concedere un contributo straordinario solo ad alcuni Comuni che vogliono stabilizzare gli Asu. Gli enti hanno ed avranno tutti lo stesso contributo in relazione ai lavoratori”.
“A partire dal primo gennaio 2020 – continuano Di Mattia, Mingrino e Lucchese – le speranze dei lavoratori di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato andranno in fumo. Per questo è indispensabile l’atto a cui sta lavorando l’assessore Scavone sulla storicizzazione della spesa, perfettamente in linea con quanto proposto dall’Ale Ugl sin dai primi tavoli tecnici. Inoltre, il governo sta pensando di eliminare il vincolo dei 10 anni di servizio ancora da svolgere necessari per consentire ai lavoratori di accedere alla misura alternativa alla stabilizzazione”
“Infine – concludono – abbiamo chiesto ed ottenuto l’impegno dell’assessore al pagamento della mensilità di novembre entro la metà di dicembre”.