A 100 anni dall’appello ai liberi e forti di don Sturzo al via il laboratorio diocesano di formazione socio-politica a Cefalù, nel palermitano. L’obiettivo è quello di mettere in campo idee e riflessioni a partire dalla dottrina sociale della chiesa.
Tre gli appuntamenti previsti presso la chiesa auditorium Maria SS. Annunziata di Cefalù per riflettere e discutere sui temi dell’impegno dei cattolici in politica, le sfide del fenomeno migratorio alla società e alla chiesa e su ciò che gravita attorno alle scelte in materia di ecologia e le nuove frontiere della cosiddetta “green economy”. Un momento per riflettere sul ruolo della politica nella quotidianità, la politica dei contenuti che dia opportunità al territorio. Quello del laboratorio vuole essere un primo passo verso la creazione di una scuola diocesana di formazione socio-politica.
Il laboratorio avrà inizio il 22 e il 23 novembre 2019 con il modulo “Un programma politico non si inventa, ma si vive” e si soffermerà sulla figura di don Luigi Sturzo a 100 anni dall'”Appello ai liberi e forti” e sulla sua eredità come esempio per l’impegno politico dei cattolici e la responsabilità di ognuno nella vita comunitaria.
Ne discuteranno insieme al vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante; al responsabile servizio pastorale sociale e del lavoro, Giuseppe Amato; Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale; il direttore della biblioteca e dell’archivio storico della diocesi di Caltagirone, Francesco Failla; Calogero Pumilia, già sottosegretario di Stato e presidente fondazione Orestiadi e il professore Giuseppe Savagnone, docente della scuola di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo.
“Lo scopo del laboratorio di formazione socio-politica – ha spiegato don Giuseppe Amato, responsabile servizio pastorale sociale e del lavoro – è quello di mettere in campo idee e riflessioni a partire dai principi espressi nella Dottrina Sociale della Chiesa. In un momento in cui il dibattito politico in atto preferisce gli slogan, le fake news e si piega spesso alle urla del più forte, vogliamo mettere in campo contenuti ed esempi concreti di una politica che deve ritornare ad essere anche esercizio del pensiero critico”.
Gli altri appuntamenti saranno il 31 gennaio e il 1 febbraio 2020 con il modulo “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare” e il 27 e 28 marzo 2020 con il modulo sull’ecologia integrale. La partecipazione al laboratorio è gratuita e aperta a tutti.