Tempi e modus agendi differenti ma con un comune denominatore: furti ripetuti e di entità diversa ai danni di cittadini e commercianti. E’ quanto emerso dal lavoro di indagine della Polizia di Stato che coordinata dall’Autorità Giudiziaria, ha fatto luce sulle responsabilità di cinque individui e portato all’emissione di tre distinte ordinanze di misure cautelari.
La prima è stata emessa a carico di Giuseppe Currò, 44 anni, messinese, che gli agenti hanno raggiunto e sottoposto agli arresti domiciliari. L’uomo è ritenuto responsabile di u furto in appartamento perpetrato lo scorso 17 maggio in concorso con un altro individuo attualmente ignoto.
Il colpo, eseguito nottetempo e in assenza del padrone di casa, aveva fruttato un bottino del valore commerciale di circa 10 mila euro.
Il 43enne si era introdotto nell’abitazione forzandone una portafinestra dopo aver raggiunto un balcone sul retro dello stabile e sollevato la tapparella esterna. Una volta dentro aveva “ripulito” l’abitazione razziando reflex digitali, videocamere, pc, monili e orologi.
A tradirlo sono state le immagini registrate da un sistema di videosorveglianza attivato nell’appartamento. È stato proprio grazie a questo che gli agenti hanno riconosciuto il malvivente con precedenti di polizia già noto alle forze dell’ordine.
La seconda ordinanza interessa tre soggetti. Si tratta di Michele Saglimbeni, 42 anni; Sainobou Drame, 28 anni e Umberto Beninato, 56 anni, tutti messinesi. Tutti e tre dovranno rispondere di una serie di furti commessi in questo capoluogo tra agosto e settembre scorsi.
I tre, utilizzando un canovaccio ormai consolidato, si presentavano insieme o da soli nel negozio preso di mira e, distraendo il personale addetto alle vendite, riuscivano a rubare merce di varia natura e di valore variabile: un profumo, monili, una borsa, indumenti, uno zainetto. Tutti furti di piccola entità che sarebbero rimasti isolati se i poliziotti non avessero messo insieme i “pezzi” e dato un’identità al team di ladri seriali.
Ladri che già in passato erano stati arrestati o denunciati per furto e che avevano comunque continuato a delinquere. Per i primi due sono scattati gli arresti in carcere e per il resto i domiciliari.
La terza ordinanza è stata emessa dal Gip al tribunale di Patti. È stata eseguita in provincia dagli agenti del commissariato di Sant’Agata di Militello nei confronti di un marocchino ritenuto responsabile di furto con destrezza nei confronti di un portatore di handicap.
Nel mese di ottobre l’uomo aveva chiesto del denaro alla vittima che traeva fuori dalle tasche dei pantaloni il denaro che aveva con sé, alla ricerca di una banconota di piccolo taglio da regalargli. Il marocchino ne approfittava per scippargli quanto posseduto, due banconote da 50 euro, per poi fuggire.
Gli agenti, il giorno dopo, impegnati nel controllo del territorio lo hanno riconosciuto e bloccato nelle vie del centro. Grazie alla ricostruzione della dinamica del furto e alla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti, il malvivente è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.