Palermo: all’Ars De Domenico era ineleggibile, torna Laccoto

De Domenico era ineleggibile” è la decisione del tribunale arrivata dopo tanta attesa. De Domenico deve lasciare il suo scranno all’Ars che andrà a Pippo Laccoto, attuale sindaco di Brolo, che rientrerà a palazzo dei Normanni.

Il tribunale di Palermo ha accolto le ragioni dei ricorrenti, difesi dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi, Antoni OSardegna a cui si è aggiunto Natale Bonfiglio, legale di Laccoto e ha sancito l’ineleggibilità di De Domenico che all’epoca dell’elezione era direttore generale dell’università di Messina. E poiché l’ateneo è destinatario di finanziamenti regionali questo poneva il candidato del Pd in una condizione di ineleggibilità. De Domenico aveva obiettato tra l’altro di essersi messo in aspettativa.

De Domenico ha annunciato il suo appello alla decisione del tribunale di Palermo. Adesso il 70enne Laccoto, già deputato regionale in tre legislature con Margherita prima e Pd dopo, ritornerà all’Ars, mentre De Domenico è stato condannato alla rifusione delle spese processuali.

“In merito alla sentenza di primo grado che attiene alla mia pretesa ineleggibilità, al fine di evitare fraintendimenti sul relativo contenuto e sulla sua immediata efficacia, intendo precisare che prendo atto della sentenza del tribunale di Palermo – dice De Domenico – e non intendo commentarla, perché ritengo che le decisioni delle istituzioni giudiziarie vadano rispettate. Tuttavia proprio nel rispetto dei valori istituzionali, nella convinzione della legittimità del mio percorso e della correttezza delle mie ragioni, proporrò appello”.

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