La Digos di Catania hanno denunciato 11 persone per aver realizzato un corteo non autorizzato. Gli undici sono tutti soggetti appartenenti all’area anarco-antagonista dei centri sociali per vari reati. Il corteo si era svolto nella serata del 18 ottobre scorso nel centro cittadino.
Il corteo è nato a conclusione di una tre giorni di iniziative tenutesi nell’aula dei dipartimento di scienze politiche dell’università di Catania di via Dusmet dal titolo “Unicomics – festival del fumetto di parte”.
Alle 20.00 circa 100 partecipanti si sono radunati fuori dall’aula, occupando un’intera corsia della carreggiata di via Dusmet, muniti di bandiere, scandendo slogan, anche avvalendosi di un megafono, contro il governo turco per l’invasione militare della regione siriana del Rojava occupata dalla popolazione curda.
L’iniziativa estemporanea e non comunicata all’autorità di pubblica sicurezza, ha creato non solo perduranti disagi al traffico veicolare nel prosieguo delle vie cittadine, a quell’ora ancora interessate da un consistente lusso ma, nell’immediatezza, ha bloccato le auto dirette verso piazza Borsellino, creando pericoli alla sicurezza della circolazione visto che diversi automobilisti si sono trovati costretti ad arrestare improvvisamente la marcia.
Nonostante l’invito a non dare seguito al corteo, rivolto al promotore di fatto da personale della Digos, i manifestanti hanno proseguito nel loro intento, imbrattando le facciate di alcuni edifici del centro storico con bombolette spray e affiggendo manfiesti contro il presidente della Turchia, Erdogan.
I manifestanti, dopo aver percorso diverse vie cittadine, hanno concluso l’iniziativa ritornando davanti alla sede universitaria di via Dusmet dove hanno acceso un fumogeno e bruciato una bandiera.
Nel corso del corteo un piccolo gruppetto di facinorosi aderenti al centro sociale occupato Liotru (occupanti da febbraio 2018 di uno stabile di proprietà del comune, ubicato in via Gallo), che è fuoriuscito dal corteo in corso Martiri della Liebrtà e si è posizionato in maniera ostruzionistica davanti al personale della Digos, sopraggiunto per evitare il degenerare delle lamentele degli automobilisti infuriati, oltre che per evitare ulteriori rischi per l’incolumità delle persone.
Alcuni dei denuncianti hanno partecipato ad un’analoga manifestazione non prevista all’aeroporto impedendo in quel contesto l’inizio delle operazioni al check-in della Turkish Airlines.